Terreni pignorati e Friedkin disorientati. Addio a Tor di Valle

Terreni pignorati e Friedkin disorientati. Addio a Tor di Valle

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La pietra tombale sul progetto del nuovo stadio della Roma ha le sembianze di una lettera. Due pagine datate 13 ottobre riservano l’ennesimo colpo di scena di un iter infinito: i terreni sui quali il club giallorosso vorrebbe realizzare la sua nuova casa sono pignorati. “Il complesso immobiliare – scrive il Comune – non è nella libera disponibilità dell’attuale proprietaria Eurnova Spa“. Sull’area gravano ipoteche per 42 milioni di euro da eliminare prima di cedere tutto all’immobiliarista ceco Radovan Vitek.

Come scrive la Repubblica, continua il Comune: “Questa amministrazione non è mai stata portata a conoscenza di quanto sopra negli innumerevoli tavoli e incontri via via succedutisi ai più vari e alti livelli”. Una brutta notizia per tutti, per il Comune e per la Roma: la lettera del Campidoglio è rimasta senza risposta. I Friedkin sono disorientati su Tor di Valle. Dan e Ryan hanno acquistato un club pieno di debiti e non hanno intenzione di contrarne di nuovi. Voglio uno stadio per la Roma, senza però avventurarsi in una mission impossibile. Così hanno preso a guardarsi intorno. Cene, riunioni, videoconferenze: le opzioni sul tavolo sono la riqualificazione del Flaminio o il trasloco a Tor Vergata.

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