Totti bracca Piola: «E non si sa mai per Brasile 2014»

Totti bracca Piola: «E non si sa mai per Brasile 2014»

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totti_conferenza_stampaGAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – E se il sogno di vedere Totti in campo al prossimo Mondiale sia durato solo 24 ore? Presto per dirlo, ma non tardi per pensarlo. Soprattutto dopo che il capitano della Roma ieri ha ringraziato Prandelli per le sue parole, socchiudendo però la porta per un ritorno in azzurro. Lo ha fatto al Circolo Canottieri Aniene, dove a pranzo è intervenuto per un evento benefico per l’ospedale Bambin Gesù.
Francesco, sentite le parole di Prandelli? «Sì, le ho sentite. E chiaramente mi hanno fatto piacere. Se dovesse chiamarmi subito? Non lo so. Certo, in questo momento sto bene. Ma da qui a domani o al Mondiale in Brasile, nel 2014, si vedrà».
Percentuale di tornare in Nazionale in questo momento? «Direi che sono zero».
Avrebbe la forza di dire di no a una convocazione mondiale? «Può essere anche che tra un anno smetta (ride, ndr), non si sa mai».
Ma come, c’è sempre Piola ancora da agganciare... «E allora finché non lo supero non smetto. Ci credo, è un altro mio obiettivo. Non sarà facile, anche perché non ho più 20 anni. Ma se mi metto in testa una cosa, cerco di ottenerla».
Cominciato a parlare con la società per il nuovo contratto? «No, ancora no. Lo farò quando mi chiameranno».
Ma cosa l’ha portata a quest’età ad avere una condizione così eccellente? «L’essere professionista. A 36 anni nessuno si sarebbe aspettato di vedermi a questi livelli. Ma come ho già detto, è tutto merito della preparazione di Zeman».
Esiste una dieta segreta? «Certo, non mangio più come quando avevo 20 anni, ma non penso che il problema principale sia la dieta».
Ma qual è il sogno attuale di Francesco Totti? «Il più grande in questo momento è rigiocare la Champions, un obiettivo che abbiamo un po’ tutti noi romanisti».
La Roma può tornare subito in Europa? «Roma, come città e come club, deve avere una squadra all’altezza delle big d’Europa. La base di tutto sono i risultati. Quando ci sono, le cose sono chiare. Ma tutto dipende dalla società che hai alle spalle. Essere presenti in certi momenti è importante».
Sarà suo il primo gol nel nuovo stadio della Roma? «È una cosa che ha detto Pallotta. Se succederà ben venga, ma la vedo difficile».
Che ne pensa dell’esultanza di Conte a Bologna? «Ha fatto bene: quando vinci è doveroso festeggiare con i propri tifosi. E questo scudetto la Juve lo ha già vinto, al suo livello ora non c’è nessuno. Il Milan? Ha cambiato molto, dopo un brutto inizio sta tornando a livelli eccezionali. Il Napoli, invece, sono anni che mantiene questo passo e le altre si giocano il posto in Europa».
Quindi la Roma è destinata all’Europa dei piccoli? «Per ora penso più all’Europa League, ma è normale che spero anche nella Champions. Anche se dovrebbe succedere davvero qualcosa di straordinario…».

 

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