Totti, il futuro e quel ruolo da definire solo con Monchi

Totti, il futuro e quel ruolo da definire solo con Monchi

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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Il primo pezzetto di vacanza se nè andato, i dubbi sono rimasti più o meno gli stessi: gioco, non gioco, faccio il dirigente, sì ma in che ruolo etc etc. Francesco Totti ha preso un po’ di sole, si è ripresentato rilassato davanti a qualche amico/confidente vecchio e nuovo di Trigoria e ha ribadito i concetti già espressi e ormai noti a tutti. Ricapitolando: l’idea è continuare a giocare (ribadita anche nell’ultima intervista a Chi, «non è detto che abbia finito»), ma questo si scontra con la realtà, con le offerte che arrivano e con le esigenze di famiglia. Quindi, l’opzione calciatore, al momento diventa la meno percorribile, a meno che Totti non decida di imbarcare figli e moglie su un areo e rimettersi in gioco oltre oceano, da Miami in giù. Che resta? La carriera da dirigente, come da vecchi accordi proposti dai Sensi e ribaditi dai dirigenti sotto la gestione americana. Le parole del presidente Pallotta («ambasciatore del brand») non aiutano né Francesco né Monchi, che si era esposto pubblicamente nominandolo suo collaboratore.

CHIAMALE, SE VUOI, OPZIONI  Totti, l’ambasciatore, non ha alcuna intenzione di farlo ed era chiaro pure prima. Questo pensa e dirà anche a chi di dovere. Per continuare a lavorare a Trigoria devono migliorare anche certi rapporti interni con alcuni dirigenti: l’ex capitano della Roma in questo momento si aggrappa a Monchi e con lui aspetta di parlare dopo aver già incontrato prima di partire per questa mini vacanza. Il ds è tornato ieri dal viaggio negli States e ci sta che tra oggi o domani si metta seduto con Totti per ascoltare le sue esigenze e per esprimere le necessità sue e della Roma. Quindi, per arrivare alla definizione di un ruolo operativo, che sia utile per tutte le componenti, da qui ai prossimi sei anni. Francesco, si sa, non vuole essere utilizzato come bandierina da esibire nelle amichevoli o per esportare il marchio. La presenza di Totti nella Roma già ha di per se questa funzione, non è necessario riconfezionargliela addosso. Se si arriverà a una conclusione che renda felici tutti ok, altrimenti le strade si divideranno. Totti si vedrebbe bene in una veste di intermediario tra squadra a dirigenza, come fu Bruno Conti e come è Peruzzi nella Lazio. Ma prima vuole sentire Monchi.

NOVANTA ANNI E IL CAPITANO In occasione della festa per i novanta anni della Roma, il canale giallorosso, stasera alle 23, trasmetterà un documentario sul suo calciatore più rappresentativo, ovvero Totti, raccontato da amici, compagni e avversari: da Beckham a Maldini, da Gerrard a Cassano e da tanti altri top player di ieri e di oggi. Auguri alla Roma.

 

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