Trigoria, Garcia: “Sono motivato e non mollo. Siamo in ritiro, a gennaio...

Trigoria, Garcia: “Sono motivato e non mollo. Siamo in ritiro, a gennaio vedremo altre soluzioni”

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Consueta conferenza stampa per Rudi Garcia, alla vigilia di Roma-Genoa, ultima partita dell’anno:

Che partita sarà dal punto di vista ambientale?
“Non lo so, noi dobbiamo fare in modo di dimostrare la nostra voglia, la nostra motivazione per vincere la partita. Non ci sono partite facili in Serie A, il Genoa non vive un bel momento come noi, ma per noi c’è solo da prendere i tre punti”

Dopo la sconfitta con la Spezia, si è detto che questa potrebbe essere la sua ultima partita…
“Io non ci penso, ho altre battaglie da portare avanti e la prossima si chiama Genoa. Io sono motivato e combattivo; è vero che abbiamo fallito in Coppa Italia, è il punto nero della stagione. Ho preso decisioni dopo la partita, bisogna trovare soluzioni, è importante vincere domenica e poi vedere a gennaio qualcosa per migliorare, per recuperare. Al momento diamo quello che ci rimane, la nostra benzina, le forze mentali. In questa partita serve carattere e personalità”

Lei ha appena detto conosco le regole del gioco. Sente la vicinanza della società, come si è arrivati a questo punto visto che le premesse erano diverse?
“Perché dopo l’8 novembre non abbiamo più vinto. Fino ad allora le cose andavano bene. La cosa davvero negativa è l’eliminazione in casa contro una squadra di Serie B. In Champions siamo riusciti a ottenere la qualificazione. In campionato ci siamo, abbiamo giocato una prima parte di stagione con tante gare, anche difficili, nel girone di ritorno giocheremo in casa contro il Napoli, l’Inter e la Fiorentina, c’è tempo per recuperare. La cosa che mi delude è la partita di Coppa Italia, io sono il primo arrabbiato. Purtroppo per quella sfida non possiamo fare più niente. L’unica cosa che possiamo fare è andare bene in campionato almeno fino a febbraio, quando tornerà la Champions e centrare l’obiettivo dei primi tre posti”

Ha detto che ha preso alcune decisioni. Cosa sta facendo per recuperare i giocatori, per rivitalizzare il gioco che contro lo Spezia è stato noioso, ripetitivo. Iturbe sarà convocato? Gervinho è pronto?
“Si, sono entrambi convocati. Come ho detto bisogna dare tutto, ritrovare l’entusiasmo, la voglia di giocare, già a partire da domenica. Poi ci sarà da ritrovare freschezza fisica, ma questo è un problema minore perché giocheremo molto di meno dopo la sosta Natalizia. Stiamo insieme qui da qualche giorno perché voglio che sia più libertà nel sapere cosa penso e ascoltare tutti. Non è punitivo, ma se vogliono rimanere di più a casa serve vincere. Ne ho approfittato per vedere chi siamo, osservarli singolarmente e capire dove vogliamo andare”

La società?
“Ci parlo ogni giorno. Mostro le decisioni che voglio prendere, le soluzioni le abbiamo. È normale che si voglia sempre vincere”

I tifosi parlano di scarse responsabilità. Lei ha qualche colpa?
“Io sono il capo branco e mi assumo le responsabilità. Non è facile per i giocatori giocare all’Olimpico, non a caso facciamo meglio fuori. Noi abbiamo bisogno del loro calore, ma questo non vuole essere un alibi. Giocare alle 14,30 senza pubblico non da molta spinta ai miei giocatori, sono io a doverli spingere di più”

È lei il problema della Roma?
“Non sta a me rispondere su questa cosa. Se io non mi sentirò utile a questa squadra mi farò da parte. Io voglio vincere qui. Se ci sarà qualcosa da fare a gennaio la faremo, ma come detto sono concentrato su domenica”

La conferenza stampa che fece prima di Roma-Palermo fu capita da poche persone. Secondo lei non l’ha ben interpretata neanche chi doveva prendere le decisioni come lei?
“Io posso rispondere solo sul presente, non sul passato. Io sono contento della rosa che ho a disposizione, sapevo della pressione che c’era per la Champions, perché nonostante Bayer Leverkusen e Bate Borisov sono squadre toste non si poteva non superare il girone, mentre l’anno scorso era differente. Questo ci ha mangiato energie mentali e fisiche, Abbiamo perso giocatori importanti, come il capitano che non gioca da un po’. In Italia siamo ancora il secondo miglior attacco, anche se è qualche partita che non segniamo più. Per fortuna siamo più solidi in difesa. L’unico fallimento è la Coppa Italia. In campionato possiamo dire che siamo quinti, ma solo a 3 punti dal secondo posto, vuol dire che si può raggiungere già domenica”

Abbiamo letto alcune dichiarazioni di Zeman e il loro comportamento ad esempio contro lo Spezia. Non pensa che la squadra non sia pronta dare il 100%?
“Non commento tutte le dichiarazioni che vengono fatte. Lavoriamo tutti insieme, sono contento del mio rapporto con i dirigenti. Difendo i miei giocatori perché la fiducia è una cosa fondamentale, e io voglio lasciarli tranquilli. Il problema di questa squadra è andare a Torino con uno spirito fantastico, a Napoli con uno spirito fantastico, avere il giusto atteggiamento contro il Borisov e poi fare brutte prestazioni in casa contro l’Atalanta o in casa contro lo Spezia. Vanno prese più responsabilità, e parte delle mie energie le devo spendere per far capire a questa squadra che può fare grandi cose. Siamo usciti dalla Coppa Italia in un momento particolare, ma non è un alibi”

Questa squadra secondo lei è ancora immatura?
“Siamo in ritiro da quattro giorni e vedremo possibili soluzioni. Abbiamo un’ottima squadra, ma tutto è migliorabile perché abbiamo tanti giocatori giovani, soprattutto in difesa. Penso a Digne, a Rudiger, a Florenzi.

Cosa le hanno detto i calciatori quando lei le ha chiesto quali sono i problemi di questa squadra? Vuole più potere per il mercato?
“Ho piena fiducia in Sabatini. Toglietevi questa cosa che io non so cosa faccia Walter per provare a migliorare la squadra. Vedo più lui che alcuni membri della mia famiglia. Lo spogliatoio per me è sacro, io devo prendere delle decisioni, ma so di avere uno staff di qualità e non ragiono solo con il mio cervello. Loro possono prendersi la responsabilità di dirmi qualcosa se lo credono. Abbiamo tanti leader, siamo una squadra, siamo uniti, ma la base è sempre la stessa: pensare a domenica alle 15”.

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