SPALLETTI: “Siamo più maturi dell’andata. Gerson non è stato punito. Stadio? Va...

SPALLETTI: “Siamo più maturi dell’andata. Gerson non è stato punito. Stadio? Va fatto per il bene comune. Rinnovo? Non conteranno solo le vittorie” (VIDEO)

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Conferenza stampa di vigilia per il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti. Queste le sue dichiarazioni ai cronisti presenti:

“Juan Jesus rientra in gruppo, Perotti lavoro individuale; si valutano le risposte, ma domani non ci sarà. Florenzi prosegue il lavoro riabilitativo e Vermaelen ha un problema alla mano, che viene fuori da un trauma contusivo in allenamento. Bisognerà vedere come prevenirlo per farlo allenare. Per il resto tutti a disposizione”

Dopo la partita di andata disse che era stato un match deciso da episodi, ma anche da poca cattiveria della squadra. A un girone di distanza vede una Roma diversa?
“Si, in quella partita lì c’erano stati degli episodi che potevamo sfruttare meglio. È quello a cui dovremo fare più attenzione. La squadra per certi versi è maturata, è cresciuta e ha nelle possibilità ancora dei miglioramenti. Dobbiamo essere bravi a metterci qualcosa di più sotto l’aspetto della velocità e del gioco offensivo, ma mantenere lo stesso atteggiamento a livello difensivo, a parte i 3 gol presi a Genova. Secondo me la squadra non sta attraversando un brutto momento, non ci sono state prestazioni eccezionali nelle ultime partite, ma stiamo bene”

Come valuta il percorso della squadra viola?
“Tutte le squadre hanno momenti di difficoltà. Anche a loro è successo, ma ora stanno molto bene. Sono stati bravi a riorganizzarsi, hanno ritrovato calciatori forti e adesso sono una squadra forte. Hanno fatto prestazioni e risultati nelle ultime partite, per cui sarà una gara equilibrata e difficile”

Si sta parlando tantissimo dello stadio. Perché è un’occasione per tutto il calcio italiano?
“Prima di tutto l’ho fatto perché lo penso e credo sia giusto così. Per quello che si è visto in giro per il mondo ci sono sempre risvolti positivi sull’economia della città che poi si possono abbinare a questi progetti qui. Sentivo anche la mia società dei soldi che hanno già investito in questo progetto, il che mi sembra tutto un po’ strano. Io non voglio parlare di politica, e spero che la politica non c’entri niente, ma si parla di possibilità di investimento per il nostro Paese. Quando vado a Londra e vedo la Premier, c’è una sola città con 10 squadra, investitori arabi, americani, russi. La bellezza della città è stata determinata anche da questi investitori, che hanno messo sul piatto bei soldi. È chiaro che ci sono delle regole da rispettare, ma non mandiamo il messaggio che invece di essere un’opportunità è una minaccia da cui difenderci. Il messaggio che passa all’esterno è questo. È giusto che le cose vengano approfondite per quelle che sono le regole, però poi bisogna trovare una soluzione. Anche nei Paesi con meno potenzialità dei nostri vedo stadi più adeguati. Mi è sembrato di non essere il solo a pensarla così. Bisogna trovare attraverso un confronto professionale le soluzioni per mettere d’accordo tutti”

Considerato il successo della Juventus ritiene chiusa la lotta per lo scudetto? Visto il rendimento del Napoli diventa prioritario mantenere il secondo posto?
“Noi bisogna rimanere attaccati a tutto ciò che è possibile. La Juventus sta correndo forte, è copiando loro che bisogna trovare stimoli nuovi per far meglio. Di conseguenza noi dobbiamo continuare a credere che sia ancora possibile tutto, e lavorare e giocare pensando questo. Del Napoli lo sapevamo, sono squadre che ti costringono a vincere; sono squadre che lavorano da anni dietro a progetti e che svolgono i ruoli nella maniera corretta. Il Napoli vuole giocare un certo tipo di calcio, insegue i giocatori per soddisfare gli allenatori, ha un presidente ambizioso, la città vuole vincere. Lo stesso è per la Juventus, che è l’unica ad avere uno stadio di proprietà. Sono due squadre forti ed essere in loro compagnia vuol dire essere una squadra forte”

Lei si è esposto sullo stadio e sulle barriere. In questo momento sente la necessità di fare qualcosa in più, di assumere un ruolo esterno al campo o è una scelta che nasce dalla sua esperienza?
“Sento la necessità di fare bene il mio lavoro. La squadra in determinati momenti ha evidenziato di fare un buon calcio, ha fatto vedere di essere una squadra in grado di mettere in campo tutte le qualità che aveva. In altri momenti non si è visto e io deve pensare a questo. Noi abbiamo una società forte, e il progetto dello stadio evidenzia la voglia di dare un futuro importante a questa squadra. Se si parla di temi di barriere faccio uso di un dialogo con il Ministro Lotti, da professionista e non da amico. perché l’amicizia non c’entra nulla; chiaro che conoscersi da anni facilita il dialogo. Noi bisogna essere più responsabili in termini di atteggiamento, perché allo stadio devono venire le famiglie, i bambini. A me è capitato di invitare gente, e tutti dicono che è il loro sogno stare qui dentro. Per cui c’è bisogno di divertirsi allo stadio, come succede da altre parti, perché è la volontà di queste persone, e quelli che vogliono andare allo stadio per far casino devono stare a casa”

Ci eravamo lasciati con Gerson quasi a Lille. È stata una sua scelta mandarlo poi a giocare in Primavera? Che risposte ha avuto da lui e da Grenier?
“Si, è stata una scelta mia ma non ci vedo nulla di strano. L’ho fatto perché si gioca di martedì, ma non è mica una punizione, altrimenti non avrebbe giocato da capitano. Settimana scorsa non si è allenato con la squadra, e noi decidiamo di mandarlo a giocare perché c’è la possibilità di farlo. Vediamo poi a che livello è nel contesto di squadra. Il fatto che lo abbiamo mandato a giocare lì per punirlo è una cazzata”

Domani ci saranno Badelj e Borja Valero, spesso avvicinati alla Roma in estate. Che cosa avrebbero potuto aggiungere alla squadra?
“Io sono contento dei calciatori che ho, non ho rimorsi di quelli che sono stati i miei pensieri o le mie richieste. Loro sono forti, ma io ne ho 2 altrettanti forti in quel ruolo. Borja Valero è un calciatore che piace a tutti, dove lo metti lui sta. Poi abbiamo fatto altre scelte, ugualmente importanti, e siamo contenti di quello che abbiamo fatto. La Fiorentina è una squadra forte, con giovani di prospettiva, una società forte. Sarà un confronto di alto livello, stanno bene dal punto di vista del gioco, ma noi siamo contenti dei giocatori che abbiamo. Se un mio calciatore viene domani e legge che avrei voluto Borja o qualcun altro rischio di limitare le sue qualità”

Qualcuno della squadra le ha chiesto di firmare il rinnovo? Il rapporto che ha creato avrà un’influenza sulla sua decisione?
“Non penso che ai miei calciatori interessi il mio contratto. Quello che ho detto è stato chiaro, se qualcuno se lo dimentica è un altro conto. I contratti bisogna meritarli con i risultati, poi è chiaro che ci sono delle scadenze e delle priorità per i ruoli che si hanno, e uno li fa valere. Non rispondo più su questa cosa”

I giocatori possono essere distratti dalla vicenda stadio? Se la Raggi invitasse anche te al Campidoglio, come fatto con Totti, ci andresti?
“I giocatori, essendo parte di Roma e della Roma, devono essere pronti per assorbire qualcosa di diverso per l’importanza del club e per il numero di appassionati che ci sono dietro. Per noi è una partita fondamentale, e nello spogliatoio si parlerà soprattutto di questo. Chiaro che se c’è poi la possibilità di contribuire a migliorare il futuro si fa anche questo. Io non ho i titoli per andare a parlare con nessuno. Dico una cosa che sento e che ritengo giusta. A parlare con la Raggi ci deve andare il presidente, il direttore generale, quelli competenti per questo confronto. Come ho detto prima io devo fare meglio quello che è il mio lavoro, perché secondo me lo posso fare ancora meglio”

Come sta fisicamente la squadra e se è preoccupato visto il tour de force che aspetta la Roma?
“Non sono preoccupato. Bisogna considerare che quelli del Cesena correvano tantissimo. In Inghilterra succede spesso che vanno fuori contro piccoli club, quest’anno ci sono solo squadre forti dentro. Il Cesena ha tenuto tutta la partita e probabilmente meritava di andare ai supplementari. Nella ripresa la Roma è cresciuta, ha fatto vedere di saper aggiustare quello che non andava, ed è per questo che è giusto aver ottenuto la qualificazione”

Un campo usurato potrebbe condizionare l’andamento del gioco delle due squadre?
“Ci siamo informati stamani. Sappiamo della disponibilità del Coni di sistemare il terreno, e credo l’abbiano fatto. Mi è sembrato di sentir dire che hanno sostituito alcune zolle. Anche questa sarebbe una tutela da fare se si ritorna a parlare di offerta dello spettacolo, dei numeri che parlavamo prima. Quest’addizione di eventi non ci ha aiutato, come neanche il tempo, visto che è prevista pioggia. Sotto l’aspetto della battaglia, dell’agonismo sono convinto sarà godibile lo stesso. Troveremo strade diverse per migliorare il gioco e la performance individuale”

A proposito di rinnovo e risultati, lei che risultati si è posto?
“Quella che è la via di mezzo li valuteremo in base ad alcuni elementi. Se si arriva secondi, se ci sono presupposti di crescita, oppure vincere. Vincere vuol dire arrivare primi, ottenere trofei. Poi bisogna vedere se tu sei contento di me, se io lo sono di te, e si tirano le somme”.

 

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