Trigoria, Spalletti: “Per me conta solo il risultato della Roma. Dzeko potrebbe...

Trigoria, Spalletti: “Per me conta solo il risultato della Roma. Dzeko potrebbe partire dall’inizio. Giocare alle 12,30? Meglio per noi”

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Il tecnico Luciano Spalletti si è presentato in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro l’Atalanta. Queste le sue dichiarazioni:

“Oggi ci saranno tutti all’allenamento, anche quelli che hanno avuto dei rallentamenti per dei problemi avuti. Sono out Gyomber, Iago Falque e Uçan”

Si gioca alle 12.30. Cosa cambia nella preparazione della partita, ci sono delle difficoltà? Sarà una partita simile a quella del Bologna?
“Noi ci alleniamo all’ora della partita, forse per noi è più insolito giocare alle 15. In più ti dico che quando sono stato in Russia ho imparato delle cose. Una di queste è che una volta siamo andati a giocare a Tonsk, in Siberia. C’erano 5 ore di volo e 4 di fuso orario. Noi abbiamo giocato praticamente alle 8 di mattina, per cui lì ho imparato che si può giocare a qualunque ora e a qualunque temperatura. Ci sono delle necessità in base alla tv e noi dobbiamo essere pronti sempre. L’Atalanta è differente, è una squadra quadrata, Reja è un allenatore bravo, pragmatico, che sa tirare il meglio dalla sua squadra. Ha esterni bravi, veloci, per cui sarà una partita aperta”

Cosa ne pensa della sperimentazione della moviola in campo?
“Finalmente, sono d’accordissimo. È giusto che le squadre abbiano ciò che hanno meritato all’interno della partita. Io ci metterei qualcosa in più, tipo il tempo effettivo. Ci vogliono cinque sostituzioni, perché 3 spesso diventano 2, perché devi tenerti quella del portiere per sicurezza. Le puoi fare quando ti pare, anche se con il tempo effettivo non si avrebbe neanche questo problema. Nell’ultima giornata abbiamo avuto 68% di possesso palla e il 15% l’ha avuto Mirante. Così si spezzettano le gare. Bisogna farlo per lo spettacolo della partita, per vedere la forza complessiva di un team”

Un giudizio tecnico su Inter-Napoli? Ci saranno più di 60 mila spettatori. L’Olimpico rimane invece sempre vuoto. Quanto incide nel campionato dal punto di vista tecnico?

“Sarà una partita aperta, entrambe vogliono vincere. Hanno individualità forti, e il risultato è incerto. La cornice è quella che abbiamo visto ad Anfield: stadi pieni. Per questo ne ho parlato in precedenza, e mi piacerebbe vedere tutti verso questa direzione, anche per chi ha più poteri su questo campo. Per il resto ho tentato di dire qualcosa, anche sbagliando perché non so bene tutta la questione. Probabilmente ho tirato fuori anche nomi in maniera sbagliata, perché non conosco le dinamiche di quanto è accaduto. È una penalizzazione pesante per chi ha un seguito passionale come quello della Roma. Con lo stadio pieno sarebbe una spinta importantissima per la nostra squadra. Però bisogna prendere atto di quella che è la situazione adesso, non crearci alibi e vincere lo stesso”

Si parla troppo di mercato e poco di campionato. Contro l’Atalanta Dzeko potrebbe tornare dall’inizio? Totti sarà proponibile ancora?
“Dzeko è un calciatore forte che ha avuto questo risentimento domenica, altrimenti l’avrei usato, e probabilmente lo userò se non avrà lo stesso problema. Francesco uguale, dipende da che partita verrà fuori, e lo tengo in considerazione come Dzeko”

È rimasto sorpreso dalla riduzione della squalifica di Higuain e dal clamore mediatico avuto?
“Noi dobbiamo essere bravi a capire dal punto di vista nostro, dalle parti di Trigoria. Se io avessi avuto un giocatore squalificato non avrei fatto pesare alla squadra questa assenza, e lo stesso credo avrebbero fatto loro. Avere contro Higuain non deve cambiare niente per noi. Noi siamo la Roma e dobbiamo far vedere di essere al loro livello, e anche più bravi, a prescindere da chi viene utilizzato. È una convinzione delle proprie forze, sarebbe una debolezza sperare che agli avversari manchi qualcuno”

Si era parlato di un contatto con De Laurentiis, ma poi non si è fatto più nulla. Cosa non è andato? C’è stato questo contatto?
“Io ho parlato con tanti, come hanno fatto anche i calciatori. Se poi vengo dentro questa domanda faccio la stessa cosa che non dovrebbero fare i calciatori in questo momento. Perché ci sono tante voci, quelle degli amici, quelle dei nemici. Ma io so davvero come è andata. E queste voci le rimandiamo a giugno, fino ad allora si rimane tutti qui e si pedala forte. Poi si decide tutti insieme, anzi decide la società che è l’unica che ha i poteri per farlo. Per quanto mi riguarda non ci sono voci, c’è il risultato della Roma”

Come sta De Rossi? L’anno prossimo farà ancora parte della Roma?
“In quel ruolo lì Keita ha sempre fatto bene, De Rossi sta rientrando in forma e ci sta facendo vedere quello che lui può dare. Kevin sta tornando e ha bisogno di un po’ di tempo; ciò vuol dire che se lo metti non può fare 90 minuti, però allo stesso tempo ha bisogno di farli. Sono considerazioni da fare. L’anno prossimo non ci interessa, sono sempre voci. Ti rispondo a fine campionato”

Con il Milan sono 9 le squadre che hanno cambiato allenatore. Secondo lei si da sempre meno tempo agli allenatori o è giusto così?
“I numeri sono impietosi, ma nel ruolo dell’allenatore capita. Mi dispiace che a Sinisa sia stato impedito di giocare una finale che si era meritato, poi non so però i discorsi che si sono fatti all’interno. Sinisa rimane un bravo allenatore, che sicuramente farà una bella carriera. Io sono un allenatore che non ha sentimenti, ma guarda solo ai risultati della squadra. E in questo caso Sinisa lo sento simile”.

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