Tris di commiato

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Tre punti per regalarsi un’ultima opportunità e chiudere nel migliore dei modi davanti a un Olimpico insolitamente pieno. La Roma ha salutato i suoi tifosi con un rotondo e inappellabile 3 a 0 sul Chievo. Una giornata festeggiata a metà dai giallorossi, che in serata hanno assistito al probabile definitivo contro sorpasso del Napoli.

NAINGGOLAN  DOPO GOL 2 Roma chievo 3 a 0

Ci si aspettava un incontro rognoso ma da risolvere in scioltezza, e così è stato per la banda di Luciano Spalletti, abile nel punire gli avversari nei momenti chiave della partita, e resistere nella ripresa al coraggioso tentativo dei clivensi di riaprire la gara. Come previsto i ragazzi di Maran si sono presentati all’Olimpico con un atteggiamento accorto, ma non rinunciatario, con Floro Flores e Pellissier pronti ad approfittare di eventuali sbavature giallorosse. Per fortuna dei padroni di casa non ce ne sono state, e i capitolini hanno potuto mettere pressione ai gialloblù, aggirando a poco a poco l’ostacolo e sbloccando il risultato al 18’ con Nainggolan. La rete del vantaggio ha dato tranquillità ai capitolini, in grado di lì in poi di gestire i tempi del match e di forzarli a proprio piacimento. Il resto l’ha fatto il raddoppio di Rudiger a fine primo tempo, il quale ha indirizzato poi in modo deciso l’incontro. Sfida che si è conclusa con il terzo gol di Pjanic, su un altro geniale assist del capitano Francesco Totti, entrato al 59’ per battezzare la sua 600esima presenza in Serie A.

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Nonostante manchi l’ultimo turno di campionato, 18 giornate sono sufficienti per esprimere un primo giudizio sulla seconda Roma spallettiana. Quello che è ormai abbastanza chiaro, e lo si era visto già nella parte finale dell’avventura di Garcia nella capitale, è che il reparto offensivo funziona, e alla grande. 80 centri in 37 partite sono un dato indiscutibile sotto questo punto di vista, e se pensiamo che il bomber tanto atteso, Edin Dzeko, ha steccato la stagione mettendo a segno solo 8 reti, ci possiamo rendere conto dell’enorme potenzialità in attacco a disposizione di Luciano Spalletti. Il mister di Certaldo, mercato permettendo, non dovrebbe avere l’anno prossimo problemi neanche a centrocampo, che sarà arricchito inoltre con l’arrivo di Gerson e il ritorno, forse, di Paredes. Potrebbe però arrivare anche un regista di ruolo alla Pizarro, con gli occhi al momento puntati in Olanda. La fase difensiva infine, nonostante i progressi mostrati, è ancora lontana dal confermarsi quella solida di due stagioni fa. Con la porta coperta da Alisson e Szczesny, la società dovrà intervenire sulle fasce laterali e garantire un centrale di assoluto livello al fianco di Manolas, con Rudiger pronto ad allungare la coperta. Passi avanti si sono visti anche nel carattere dei giocatori, passati da una prima parte timida ad una seconda aggressiva e sempre pronta a crederci, tutti insieme. Il segreto per ripartire da questa base sarà mantenere la coesione del gruppo e il pugno duro da parte del tecnico, atteggiamenti che hanno mostrato di ripagare in questo girone di ritorno. Questo giocattolo è troppo bello per essere rotto.

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Con la squadra destinata al terzo posto, bisogna iniziare a pensare al preliminare e alla possibile formazione che dovrà essere affrontata. L’alibi del top club non potrà essere messo in considerazione, perché per giocare nella Lega dei Campioni occorre battere i campioni. Se dovesse capitarci l’Europa League invece, sarebbe comunque un torneo prestigioso da disputare, troppe volte snobbato dalle compagini italiane, ma che ha dimostrato di essere una manifestazione di grande lustro, che garantisce inoltre la partecipazione diretta alla Champions. Nell’attesa, ci si concentra sull’ultimo obiettivo: sbancare San Siro.

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