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UEFA, addio al Fair Play Finanziario: ad aprile sarà varato il nuovo regolamento finanziario. I dettagli

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Dopo anni di dispute, sanzioni, decisioni fortemente indirizzate dalla politica sportiva e dal diverso peso dei club coinvolti, la pandemia ha sferrato un colpo decisivo all’impianto del Fair Play Finanziario, che l’UEFA ha deciso ormai da mesi di rivisitare. Ad inizio aprile, il comitato esecutivo del massimo organismo calcistico europeo, sarà chiamato a votare il nuovo impianto di regole finanziarie che porterà di fatto ad un ritorno al passato.

Come riferisce il New York Times, fino a questa stagione ai club era imposto di fatto il principio del pareggio di bilancio: le società non potevano spendere più di quanto ricavavano e oltre determinate soglie erano previste sanzioni dalle multe alle esclusioni dalle competizioni internazionali. Il Fair Play Finanziario, con questa impostazione, sarà cancellato.

La strada intrapresa sarà così quella di un tetto alle spese, ma in maniera più soft rispetto alle attese: i costi legati alle squadre, secondo il nuovo regolamento, non potranno superare il 70% dei ricavi. Di fronte alle difficoltà anche legali, l’UEFA ha abbandonato infatti l’ipotesi di un salary cap in stile statunitense, optando per una proposta che, dopo un periodo di attuazione di tre anni, richiederà ai club di mantenere le proprie spese entro un limite. Nel primo anno il tetto sarà del 90%, per poi arrivare entro un triennio al 70%. Ci sarà la possibilità di spendere fino a 10 milioni di euro in più la soglia massima, salvo però che il club sia in possesso di un bilancio sano e non sia stato mai sanzionato in precedenza dall’UEFA. Le normesaranno anche rinominate: addio Financial Fair Play (in italiano poi spesso tradotto in Fair Play Finanziario), si parlerà in maniera più semplice di “regolamento per la sostenibilità finanziaria”.

Secondo uno studio del Corriere dello Sport, solo Milan e Atalanta ad oggi rientrerebbero in questa soglia. Roma, Inter, Juventus, ma anche Napoli e Lazio spendono per la propria rosa (ammortamenti + monte ingaggi) più del 70% del proprio fatturato.

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