Un autogol per i risparmiatori

Un autogol per i risparmiatori

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IL SOLE 24 ORE – Per i piccoli azionisti dell’As Roma la firma della vendita della squadra alla cordata americana di Thomas DiBenedetto è stata come cadere in un vuoto d’aria. Le azioni ieri sono precipitate fino a perdere il 38% a 0,72 euro, vicino al prezzo della compravendita (0,6781 euro), che sarà anche quello dell’Opa obbligatoria sul 33% flottante.

Sospesi a lungo, i titoli della Magica hanno recuperato nel finale al prezzo di riferimento di 0,92 euro. Comunque in forte ribasso, -21,1%, rispetto a 1,166 euro di venerdì. Chi ha comprato le azioni giallorosse negli ultimi mesi fa le spese di una speculazione che aveva drogato le quotazioni nonostante i fondamentali della società non giustificassero simili valori. Quando fu raggiunto l’accordo tra UniCredit e famiglia Sensi per vendere il club, il 26 luglio 2010, i titoli valevano 0,9895 euro.

Non ha aiutato a massimizzare i proventi una procedura di vendita, pilotata da UniCredit insieme a Rothschild, che fin dall’inizio non ha brillato per trasparenza. I quattro americani guidati da DiBenedetto valutano il capitale della Roma 89,87 milioni: 60,3 milioni per il 67% che sarà venduto da Italpetroli, più 29,57 milioni in caso di adesione totalitaria all’Opa. In Borsa il valore della società era arrivato a 158 milioni.

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