Una manita di fiducia. La Roma esce però con le ossa rotte

Una manita di fiducia. La Roma esce però con le ossa rotte

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Un sorriso a metà. La vittoria contro il Carpi restituisce a Garcia gioia e speranze, ma nello stesso tempo mette di fronte il tecnico a una situazione che si preventivava dall’inizio della stagione, e che la cattiva sorte ha trasformato in realtà. La Roma perde contemporaneamente i suoi due riferimenti offensivi, Dzeko e Totti, e costringe l’allenatore francese a studiare nuove mosse per affrontare il prossimo ciclo di partite. L’attaccante bosniaco ha riportato infatti una lesione al legamento collaterale del ginocchio destro e dovrà stare fuori un mese, saltando con ogni probabilità le gare contro Bate Borisov, Palermo, Empoli e Bayer Leverkusen. Qualche settimana in più invece per il capitano, che ieri ha compiuto 39 anni, e subito nel match di campionato un risentimento al flessore della coscia destra, stesso infortunio già patito contro il Napoli due anni fa.

Dall’ultimo incontro disputato contro i partenopei, che fu decisivo per l’accesso in Champions e fu deciso dalla rete di Miralem Pjanic, si può invece intuire come si schiereranno i giallorossi nelle prossime partite. Allora Garcia infatti schierò nel ruolo di punta centrale Juan Manuel Iturbe, in quella posizione che è ormai consuetudine definire da falso nueve. È molto probabile che la stessa soluzione verrà riproposta anche in questo caso, perché il giovane Ponce è ancora troppo acerbo da essere responsabilizzato a questi livelli. Meno pesante, ma da non sottovalutare, l’assenza di Keita, dovuta anch’essa a un risentimento avvertito nella gara contro il Carpi. Il maliano dovrebbe rimanere a riposo per circa due settimane, ma il buon debutto di Vainqueur lascia in questo caso tranquillo Garcia. Il francese si è già dimostrato un grande lottatore in mezzo al campo, mai rassegnato a perdere il pallone dai suoi piedi.

L’altro transalpino, Digne, ha sfoderato un’altra grandissima prestazione, condita anche dal suo primo gol in Serie A. Da scommessa l’ex Lione si sta trasformando in certezza, quella che su quel versante del campo in casa Roma è mancata per troppo tempo.  Primo gol in Italia anche per Manolas, che ha riscattato la sfortunata autorete di Genova. La larga vittoria ottenuta sugli emiliani non deve comunque illudere: le qualità degli emiliani rispetto all’alto tasso tecnico dei giallorossi erano troppo inferiori, e nonostante ciò sono state concesse tante occasioni agli avversari, a causa ancora di errori individuali e di posizionamento. Se si vuole intraprendere il giusto percorso, sia in Europa che in campionato, le prossime 3-4 gare sono assolutamente da portare a casa, e Garcia dovrà essere superiore anche alle molte defezioni, che costringeranno a un lavoro extra giocatori come Salah e Pjanic. Il mister si aspetta molto anche dal suo fedele Gervinho, che ha ritrovato il gol dopo quasi un anno e goduto dei tanti spazi lasciati dagli ospiti. È comunque ancora troppo poco, e soprattutto troppo presto, per dire che l’ivoriano sia tornato quello spumeggiante della prima stagione sotto l’ombra del Colosseo.

Domani è già tempo di tornare in campo, domani è già tempo di Champions, domani è già tempo di vincere.

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