Una difesa inedita

Una difesa inedita

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rassegnastampaIL MESSAGGERO – S. CARINA – Sarà il reparto che subirà i maggiori stravolgimenti. Dopo due anni, la Roma si accorge di dover rifare completamente la difesa. Stekelenburg, Goicoechea, Piris, Heinze, Dodò, Nego, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Kjaer, José Angel e Torosidis: gran parte di loro (acquistati nell’ultimo biennio) appartengono già al passato. Di questi, il solo Marquinhos si è dimostrato giocatore di assoluto valore (nonostante nell’ultimo periodo della stagione abbia avuto un calo evidente di forma e di prestazioni) mentre altri (Castan, Balzaretti e Torosidis) rimarranno probabilmente nella rosa ma scaleranno dal ruolo di titolari a quelli di prime riserve. Questo almeno è il disegno ad oggi di Sabatini che mille ne pensa ma che prima di metterle poi in pratica, è soggetto ad innumerevoli ripensamenti. E’ chiaro che il tutto dovrà poi ricevere il beneplacet del nuovo tecnico ma difficilmente il d.s. – divenuto oramai il plenipotenziario a livello tecnico – sceglierà un allenatore che non si mostrerà concorde con le sue linee guida.

QUESTIONE NUMERO UNO –  Con l’addio di Stekelenburg – per il quale la Roma ha incassato 4,6 milioni (dei 5,6 originari ricevuti dal Fulham, uno va girato infatti all’Ajax) – e il mancato riscatto di Goicoechea, al momento in rosa c’è il solo Lobont, fresco di rinnovo ancora da ufficializzare. Rafael sarà il primo rinforzo: al Santos andranno più o meno i soldi presi per l’olandese. Si tratta certamente di un buon portiere. In Brasile lo hanno soprannominato «a muralha da Vila». La muraglia di Vila Belmiro, stadio del Santos, ha un fisico alla Peruzzi, è reattivo, forte tra i pali e si è già ritagliato la fama di para-rigori. Attenzione, però, a farlo passare per un fenomeno. Qualora lo fosse stato, sarebbe stato convocato dal ct Scolari per la Confederation Cup ed invece non figura nella rosa della Seleçao. Come è normale che accada per un ragazzo di 23 anni, Rafael alterna prestazioni ottime ad errori tipici della giovane età (il suo tallone d’Achille sono le uscite). Proprio per questo motivo, la Roma ha deciso di affiancargli un portiere d’esperienza che possa farlo crescere con la massima serenità, evitando così di bruciare l’ennesimo investimento. Due i nomi nel mirino: Viviano e Sorrentino. La sensazione è che a Trigoria arriverà chi sarà più facile prendere. Qualora il prescelto fosse il numero uno del Palermo (il cui cartellino è a metà con il Chievo) potrebbe essere inserito in una trattativa che comprenderebbe anche Hernandez. Oltre a portiere, c’è una difesa da rifare. La priorità rimane l’acquisto di due terzini titolari ma bisogna prima capire se il club giallorosso riuscirà a resistere all’assalto delle big europee per Marquinhos (il ragazzo sulla questione dice e non dice: «Oggi penso solo a rispettare il mio contratto. Per adesso resto tranquillo, non c’è niente di concreto. Quando arriverà qualcosa, farò la scelta migliore»). Se questo accadrà, l’ex Corinthians sarà il perno sul quale ricostruire la difesa.

NON SOLO BENATIA – Un tassello da affiancargli è già arrivato: Benatia è stato infatti acquistato per far coppia con il giovane brasiliano. Castan sarà il centrale che si alternerà con i primi due con Romagnoli che dovrebbe rimanere nella rosa. Intanto Sabatini rimane vigile su altre piste (in primis c’è quella che porta a Magallan). Per questo motivo Burdisso potrebbe alla fine anche cedere al pressing del fratello Guillermo che vorrebbe farlo tornare a Buenos Aires già in estate. L’ex interista, invece, avrebbe piacere di rispettare il contratto con la Roma (scade nel 2014) e poi tornare in patria. Molto dipenderà dal nuovo tecnico. Qualora Burdisso dovesse rendersi conto di non avere più spazio, anticiperà il ritorno al Boca Juniors. Con il suo addio il club capitolino risparmierebbe 4,5 milioni (il corrispettivo dell’emolumento al lordo).

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