I numeri spesso sono magici. La stessa numerologia studia da sempre una possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi. La relazione che c’è stata in quest’ultima settimana tra la Roma e il numero 44.
44 come il numero di maglia del nuovo acquisto Radja Nainggolan, arrivato da pochi giorni nella capitale e già autore di due splendide prestazioni con la maglia giallorossa. 44 come i punti in classifica della squadra di Rudi Garcia al termine del girone d’andata, record storico per la Roma da quando la Serie A è tornata a 20 squadre. Battuti i precedenti primati detenuti da Luciano Spalletti nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 quando la Roma chiuse la prima metà di stagione con 42 punti. Solo Capello è stato in grado di fare meglio, ma nella vecchia Serie A a 18 squadre, quando nella stagione 2003/04, la sua ultima, chiuse con 42 punti (fece meglio poichè superiore la media punti per partita). Ma 44 mai nessuno.
44 sono anche le ore trascorse, minuto più minuto meno, dal triplice fischio di Rizzoli allo Juventus Stadium alla firma sul contratto di Radja Nainggolan. 44 ore sono servite a Sabatini per chiudere la trattativa con il Cagliari e portare il centrocampista belga nella capitale. Questione di secondi e il 44 sarebbe ricorso anche nel tabellino della partita di ieri, colpa di quel contropiede perfetto che in soli 14 secondi ha portato la Roma al gol del 3-0 con Maicon. Forse, in questo caso, anche la numerologia è rimasta sorpresa da quell’azione tanto precisa e perfetta architettata dai ragazzi di Garcia.
