Un’Italia piccola e spuntata: azzurrini disordinati. La Polonia li punisce. Rischio eliminazione

Un’Italia piccola e spuntata: azzurrini disordinati. La Polonia li punisce. Rischio eliminazione

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Con tutte le nostre stelle e i nostri proclami di notti magiche, non siamo riusciti a fare un solo gol a una umanissima Polonia che ha avuto l’umiltà di subire il nostro entusiasmo iniziale e poi il buon senso e la buona volontà di proteggere un vantaggio trovato allo scadere del primo tempo sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ha segnato Bielik, un difensore spostato in mediana per fare diga. Ma non abbiamo perso solo perché non hanno brillato le stelle. Siamo stati meno squadra di loro, non abbiamo avuto un gioco capace di infiammare le potenzialità delle individualità. I soli 18 palloni giocati da Cutrone raccontano bene le difficoltà a raggiungere la nostra prima punta che è il senso di una squadra di calcio. Avaria in sala macchine: male Mandragora, lento e banale nella circolazione, senza contare il gol divorato che avrebbe potuto cambiare la notte; troppo poco da Pellegrini che avrebbe dovuto distribuire qualità in rifinitura. Alla fine il migliore è stato ancora Chiesa, con i suoi strappi individuali.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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