LEGGO – F. BALZANI – «Vi lascio alle vostre dietrologie». Antonello Venditti ieri ha risposto alle tante critiche piovutegli addosso. «Spero che tolgano il mio inno, non è più identificativo con questa Roma», aveva dichiarato martedì il cantautore. Parole che hanno spaccato la tifoseria. Chi lo ha criticato è arrivato anche a ricordare come l’inno in realtà non sia stato scritto solo da Venditti, ma anche da Giampiero Scalamogna (scomparso il 3 luglio 2010). «Purtroppo è impossibile parlare della Roma in maniera pura e sincera e molti di voi pensano chissà a quale malaffare ci sia sotto, vi lascio alle guerre personali. Chi vuole capire capisca. Io sono Antonello, non ho nessun padrone e soprattutto nessuna paura di esprimere le mie idee. Dico solo Grazie e Forza Roma», il post dell’artista su Facebook. Pro-Venditti tanti tifosi vip. «Antonello ha ragione, c’è poca romanità in questa società», ha dichiarato Lando Fiorini.
«La Roma sembra il governo, tutti a dire faremo, daremo. Antonello ha avuto uno sfogo da tifoso vero», il pensiero di Gigi Proietti. «Mi dispiacerebbe non sentire più Roma Roma – sottolinea Elio Germano – noi siamo abituati a una squadra sostenuta da persone che la amano e che non la utilizzano per il business». Infine ieri i tifosi della Roma hanno esposto uno striscione a Trigoria: «Rivogliamo il nostro stemma». Conti resta – Una buona notizia per una vera bandiera giallorossa: è stato ufficializzato il rinnovo fino al 2016 di Bruno Conti come responsabile del settore giovanile (allievi e Primavera escluse). «Il legame che mi unisce alla Roma è unico», ha detto Conti.
