Viale dello stadio Olimpico, un’altra settimana di caos

Viale dello stadio Olimpico, un’altra settimana di caos

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Corriere della Sera (R.Frignani) – Un’altra settimana di passione per viale dello StadioOlimpico. Anche ieri code e ingorghi, resi ancora più pesanti dalla pioggia. La chiusura della strada è ormai giunta al decimo giorno dopo la decisione presa dal Comune di vietare la circolazione fra largo Ferraris IV (all’uscita della galleria Farnesina) e piazzale Maresciallo Giardino in seguito alla scoperta di alberi pericolanti, nonché di un costone – su Monte Mario – a rischio smottamento. Una settimana fa l’ultimo sopralluogo (con gli assessori all’Ambiente del XV e del confinante I, Pasquale Annunziata e Anna Vincenzoni) per fare il punto della situazione sugli 800 metri di strada chiusi dove si affacciano – o meglio si affacciavano, perché alcuni pini sono stati abbattuti perché instabili – piante che si trovano in proprietà comunali, del Coni e di tre privati. «Stiamo lavorando a tutta forza – assicura Stefano Simonelli, presidente del XV Municipio -, se il maltempo ci darà tregua, i lavori saranno conclusi entro la prossima settimana. Il Servizio giardini e il nostro agronomo di riferimento collaborano al meglio. La messa in sicurezza degli alberi è quasi conclusa, ma bisogna completare i lavori sulla rete fognaria».

Già per questa sera intanto il commissariato Ponte Milvio, monitora la situazione con i vigili urbani del XV Gruppo, organizzerà comunque il passaggio del pullman del Cagliaridiretto all’Olimpico per la partita contro la Roma. L’ultimo impedimento per la completa riapertura della strada è legato al cantiere Acea. «In questo caso il problema è il deterioramento di un tratto della rete fognaria che si trova peraltro in corrispondenza di un tratto ripido del costone – spiega ancora il presidente -. A questo punto i tecnici preferiscono procedere con un by-pass per non correre rischi in caso di cedimenti del terreno. E allo stesso tempo il Simu ricostruirà il muro sotto il costone, che in alcuni tratti è rovinato. In caso di ulteriori ritardi – conclude Simonelli – troveremo comunque il modo di aprire al traffico almeno una corsia».

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