Vincenzo sedotto e abbandonato

Vincenzo sedotto e abbandonato

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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) – Sedotto e abbandonato. Si sente così Vincenzo Montella.

Dichiarazioni ufficiali non sembra intenzionato a rilasciarne, almeno per ora, ma il suo stato d’animo è quello di chi, non più di una settimana fa, si sentiva già l’allenatore della Roma. In pectore, per carità. Perché firme scritte e accordi sanciti nero su bianco in questa storia non ce ne sono.[…]

Si era parlato di soldi e contratti, di durata biennale con opzione per il terzo anno. Ma si era parlato anche di programmi e strategie, di giocatori e di moduli, di atteggiamenti e comportamenti, in campo e fuori. Quando Montella era venuto a Roma col Catania, penultima giornata di campionato sabato 5 maggio, Luis Enrique già da dieci giorni aveva comunicato ai dirigenti l’intenzione di andare via. Vincenzo era stato contattato prima attraverso persone a lui vicine e poi direttamente. Aveva dato il suo ok, aveva parlato a chiare lettere con Pulvirenti e dopo la partita contro l’Udinese, ultima giornata di campionato domenica 13 maggio, si era esposto: «La Roma è una mia debolezza».[…]

Invece qualcosa è cambiato: Baldini e Sabatini hanno continuato ad analizzare altri candidati, qualcuno ha preso più quota di altri, Montella è rimasto a terra. E’ ancora in corsa, a Catania non tornerà e nel week end è pronto a rescindere il contratto. Ma a questo punto è il primo a vedere difficile un suo ritorno a Trigoria. Non intende cedere nelle sue richieste, non tanto economiche quando tecniche ma soprattutto non intende accettare se dovesse rendersi conto di non essere una prima scelta. In questi giorni è rimasto spesso a casa, a Casalpalocco, si è concesso appena qualche cena fuori e una partita di calcetto con gli amici. Il cellulare “pubblico”, quello che hanno in molti (troppi, secondo lui, che infatti pensa di cambiare numero) è rimasto spento per parecchi giorni, in pochi hanno avuto modo di parlarci e di conoscere il suo reale stato d’animo.[…]

Per adesso però Montella non ha preso impegni. Rimane ad aspettare la Roma, almeno fino alla prossima settimana, quando ha in programma qualche giorno di vacanza a Ischia. Perché al cuore non si comanda. Ancora per un po’. Oltre all’aspetto sentimentale infatti esiste anche quello professionale e Vincenzo, in questo momento, si sente in un limbo: da una parte c’è la volontà di continuare a credere di poter allenare la Roma, dall’altra c’è la forte sensazione di non essere stato scelto soprattutto per mancanza di esperienza. Qualche mese con la Roma e un anno a Catania non sono un bottino importante, ma non sono neanche da scartare, soprattutto quando, come calciatore, si è imparato a conoscere la serie A in ogni suo dettaglio. […]

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