Virtus Roma, 10 minuti di follia: sconfitta (71-65) a Rieti

Virtus Roma, 10 minuti di follia: sconfitta (71-65) a Rieti

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Zeus Energy Group Rieti-Virtus Roma (14-15, 30-44, 46-62)

Zeus Energy Group Rieti: Finco ne, Berrettoni ne, Jackson 8, Tomasini 6, Casini 15, Toscano, Vildera 10, Conti, Jones 24, Carenza 3, Bonacini 5, Ciani ne. All. Rossi.

Virtus Roma: Alibegovic 14, Lucarelli ne, Chessa, Moore 11, Sandri 9, Baldasso 5, Saccaggi 3, Landi 7, Sims 16, Santiangeli. All. Bucchi.

Folle sconfitta della Virtus Roma, uscita con le ossa rotte da Rieti, al termine di una gara dominata per tre quarti ma letteralmente gettata alle ortiche nell’ultimo periodo, chiuso con soli 3 punti segnati. Inammissibile l’atteggiamento dei giocatori di Piero Bucchi, incapaci di continuare a produrre quanto di buono fatto vedere per trenta minuti, sciupando così l’occasione più ghiotta per liberarsi di una diretta avversaria alla promozione. Analizzare la gara dal punto di vista dei freddi numeri è ben diverso dal commentarne poi il lato umano ed emotivo, parlando di giocatori scioltisi proprio sul più bello. Sims, ad esempio, mette a segno l’ennesima doppia doppia stagionale con 16 punti e 10 rimbalzi, conditi da 4 stoppate, 5 assist e 7 falli subiti. Ma anche da 6 palle perse e da una gestione nel finale non lucida. Esattamente come Moore, capace di accedere e spegnere nello stesso possesso. 11 punti, 3 rimbalzi e 5 assist ma 4 palle perse, con un pessimo 4/13 dal campo figlio di parecchie forzature. Positivo, invece, per tutta la gara Amar Alibegovic, uno dei pochi ad avere un atteggiamento combattivo anche quando gli avversari si stavano facendo sotto nella rimonta decisiva, chiudendo poi con 14 punti e 7 rimbalzi. Per il resto, poco da alcuni, troppo poco da altri, quando invece ci sarebbe stato bisogno dell’apporto di tutto il roster. Anche il coach, probabilmente, ha qualche responsabilità avendo tenuto in campo un Sandri ancora arrugginito per troppo tempo, a discapito ad esempio di Saccaggi che non così male aveva fatto nei minuti sul parquet. Solita prova sontuosa di Bobby Jones, spento per molto tempo, ma leader indiscusso di una squadra alla quale dà un valore aggiunto incalcolabile. 24 punti, 7 rimbalzi e 13 falli subiti il suo bottino personale, ben coadiuvato da Casini (15) che ha segnato gran parte dei canestri negli ultimi minuti di gioco. Anche Vildera è riuscito ad impensierire non poco il reparto lunghi romano, con 11 rimbalzi catturati, uniti ai 10 punti realizzati. I padroni di casa vincono la lotta a rimbalzo (39-36), sopperendo così a percentuali di tiro peggiori di quelle della Virtus, ma davvero le statistiche odierne lasciano il tempo che trovano, perché con un quarto periodo da 25-3 subito, Roma torna a casa con tanti, troppi dubbi, per un finale di stagione che vede ancora cinque gare da giocare, una più difficile dell’altra, eccezion fatta per il prossimo impegno, la sfida casalinga a quella Siena che a causa dei guai societari si presenterà al PalaEur con una formazione senza senior. 

La partita. Inizio di gara molto equilibrato, con qualche palla persa di troppo e confusione sulla via del canestro. Al 5’ il tabellone è ancora in perfetta parità (7-7), ma il primo allungo è di Rieti, che si porta sul 13-9 al 7’. Piccola scossa virtussina che con il 2/2 di Baldasso dalla lunetta chiude in vantaggio di 1 (14-15) la prima frazione. Nel secondo periodo Roma mette in campo tanta energia, gioca una pallacanestro a tratti deliziosa e riesce ad allungare in maniera significativa, sfruttando la vena di Sims, che sigla il +10 (18-28) al 15′. Piccolo rientro di Rieti con Jones (22-28), ma 8 punti di Alibegovic ed un canestro di Sims consentono ai romani di portarsi sul +14 (27-41), stesso divario col quale si va al riposo lungo, con la tripla di Moore sulla sirena per il 30-44.

Al rientro dagli spogliatoi ancora un sussulto dei padroni di casa, con Vildera che al 22′ accorcia sul -10 (34-44) ma da qui inizia un monologo romano. Intensità, intelligenza e tanta collaborazione per una squadra che gira a meraviglia, ammutolendo il pubblico di casa. Sandri da tre al 24′ segna il +16 (34-50), con 5 punti di Landi e Moore che fanno toccare a Roma il +21 (38-59) al 26′. Non si segna per quasi 3 minuti ed è Rieti con 6 liberi di Casini e 2 di Jones a ritrovare il canestro, mentre Roma risponde con Moore, sempre dalla lunetta, per il 46-62 col quale si arriva alla penultima pausa. Da qui, Roma esce dal campo e Rieti gioca la sua partita praticamente da sola. Il quarto periodo inizia con un paio di buoni tiri sbagliati piedi a terra dalla Virtus, mentre Rieti corre e segna. Antisportivo fischiato a Baldasso che i padroni di casa sfruttano con 4 punti (54-62) al 32′, poi c’è solo l’onda anomala che spazza via una Virtus incapace di qualsiasi reazione. Al 35′ Sims segna dall’angolo l’unico canestro dal campo per Roma (58-64), ma non si scompongono i bianchi di casa ed è Jones al 37′ a dare il vantaggio ai suoi (65-64). Ancora l’ex di serata, da tre punti, per l’allungo decisivo (68-64), con Casini dalla lunetta a certificare una vittoria che esalta il pubblico reatino e che rimanda a casa Roma con tantissimi dubbi sulla tenuta mentale del gruppo.

Il commento di coach Piero Bucchi al termine del match: “Abbiamo giocato 31 minuti eccellenti, poi abbiamo avuto un blackout. Bisognerà parlarne in settimana e capire cosa ci ha portato a spegnerci. Abbiamo dimostrato di saper giocare per quasi tutta la gara in un match spigoloso sin dall’inizio, Rieti ha preso fiducia su qualche canestro e l’inerzia è stata dalla loro parte”.

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