Virtus Roma, beffa e rimpianti: sconfitta (79-77) a Venezia

Virtus Roma, beffa e rimpianti: sconfitta (79-77) a Venezia

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Umana Reyer Venezia-Virtus Roma 79-77 (10-17; 40-43; 58-64)

Umana Reyer Venezia: Casarin, Stone 5, Bramos 10, Tonut 10, Daye 28, De Nicolao 3, Filloy, Vidmar 2, Chappel 2, Mazzola 3, Pellegrino ne, Watt 16. All. De Raffaele.

Virtus Roma: Cusenza ne, Moore, Alibegovic 14, Rullo, Dyson 10, Baldasso 7, Pini 2, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 15, Buford 16, Kyzlink 13. All. Bucchi.

Seconda sconfitta consecutiva per la Virtus Roma, ma la differenza con quella di domenica scorsa con Brescia è notevole. Gara molto combattuta, nella quale i capitolini hanno lampi di ottima pallacanestro ma anche momenti di buio, uscendo beffati dal parquet del Taliercio. Tante le cose sulle quali recriminare per i ragazzi di Bucchi, capaci comunque di reagire all’imbarcata casalinga subita domenica, col rammarico di non aver piazzato una vittoria che sarebbe stata meritata. Tutto il quintetto iniziale è andato in doppia cifra, ma è evidente come manchino poi risorse dalla panchina, cosa che spesso non consente ai titolari di tirare un po’ il fiato. Molto buona la prova di Buford (16, 4/6 da tre) così come quella di Jefferson (15 e 8 rimbalzi). Come al solito preziosi ed efficaci Alibegovic (14 e 9) e Kyzlink (13 e 6 rimbalzi, 3/5 da tre). Capitolo a parte per Dyson: il capitano romano, chiamato come sempre ad avere la palla in mano nei momenti che scottano, realizza solo 10 punti, figli di un 3/13 dal campo, compensati però dai 9 assist coi quali offre deliziosi palloni ai compagni. Forza spesso le soluzioni al tiro, alternando poi giocate da campione assoluto quale è. Per Venezia c’è un solo uomo al comando: Austin Daye. Il numero 9 mostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che razza di campione sia, chiudendo con 28 punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate, andando però oltre i numeri con l’importanza delle sue giocate, compreso il tap in col quale decide il risultato. Roma vince la lotta a rimbalzo (38-40) e tira decisamente meglio da dietro l’arco (10/20, 50%) contro il 25.9% (7/27) dei padroni di casa, ma perde 15 palloni e realizza solo 5 liberi su 10 tentativi, mentre per la Reyer è determinante il 16/17 finale dalla lunetta. Il 29 dicembre Roma affronterà l’ultima giornata del suo girone di andata, sempre in trasferta, sul campo di Reggio Emilia, altro impegno delicato prima della sosta per il turno di riposo che le spetta.

La partita. Inizia in equilibrio il match, con Venezia avanti di 4 (10-6) al 6′ grazie anche a due colpi di fortuna di Mazzola e Daye ben oltre l’arco, allo scadere dei 24 secondi. Kyzlink, però, apre da tre un parziale di 0-11 col quale Roma va alla prima pausa avanti di 7 (10-17). L’inizio del secondo periodo è totalmente appannaggio della Reyer, che parte fortissima grazie a Watt e al solito Daye e risponde al break romano con un 14-1 che al 23′ vale il 24-18. Non si scompone la Virtus che prima impatta al 15′ (24-24), riuscendo poi ad allungare per ritrovare la testa della gara grazie alle triple di Buford (29-36) al 18′. Al 19′ Jefferson da ancora il +7 ai suoi (34-41) ma Bramos, Tonut e una follia di Moore, che mette la rimessa in mano a Venezia, consentono ai padroni di casa di andare al riposo lungo sotto solo di 3 lunghezze (40-43).

Al rientro dagli spogliatoi è sempre la Virtus a fare la partita, riuscendo con un’ottima difesa e degli attacchi ragionati ad allungare sul +8 (52-60) al 25′. Daye prova a ricucire un po’ (56-60) ma un tiro di Baldasso al 28′ vale il 58-64 col quale si va anche alla penultima sirena. Il quarto periodo inizia sulla falsa riga del secondo: Daye indiavolato segna a ripetizione, propiziando il 12-0 chiuso dalla tripla di De Nicolao col quale Venezia allunga sul +6 (70-64) al 34′. Il quintetto di Roma, però, si sveglia in un attimo e con Buford da due, Alibegovic e Dyson da tre prima impatta sul 72-72 al 37′, poi allunga sul +5 (72-77) con Jefferson ed una tripla di Kyzlink al 39′. Ma proprio quando la Virtus inizia a vedere concretizzarsi la possibilità del successo esterno arriva la doccia gelata, firmata come sempre Austin Daye: tripla per il 75-77, palla persa dal duo Dyson-Kyzlink a metà campo con De Nicolao che lancia Watt in contropiede per il 77-77 a 36″ dalla fine. Roma gestisce grossolanamente il suo ultimo attacco e la Reyer è più pronta, con Watt che sbaglia l’appoggio ma Daye allunga il braccio e appoggia il canestro della vittoria finale a 3 decimi dalla sirena. Buford va vicino al capolavoro della stagione ma la palla, lanciata dalla propria area, rimbalza sul tabellone, gira sul ferro ed esce, lasciando la Virtus con tanti rimpianti, nonostante la prestazione sia comunque da applaudire.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: “Sono molto dispiaciuto per i ragazzi perché meritavano molto di più: abbiamo fatto davvero una bella partita e ovviamente siamo amareggiati perché ci è sfuggita per qualche episodio isolato. Dopo una partita come quella con Brescia la squadra oggi ha dimostrato di avere voglia, carattere, e mi dispiace perché i ragazzi hanno dato veramente tutto ciò che avevano; al di là del risultato siamo riusciti ancora una volta a reagire a una brutta sconfitta, lo abbiamo fatto contro una squadra molto forte come Venezia che abbiamo fatto sudare fino all’ultimo e alla quale vanno fatti i complimenti per la vittoria”.

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