Virtus Roma, brutto esordio: sconfitta (62-74) contro Legnano

Virtus Roma, brutto esordio: sconfitta (62-74) contro Legnano

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Virtus Roma-FCL Contract Legnano 62-74 (22-19, 46-39, 55-54)

Virtus Roma: Benetti 4, Basile, Maresca 11, Baldasso 8, Lucarelli, Landi 7, Vedovato, Roberts 17, Thomas 15, Taddeo ne, Rubinetti ne, Ndzie ne. All: Corbani

FCL Contract Legnano: Zanelli 4, Roveda 3, Maiocco 8, Martini 7, Gazzineo, Toscano 15, Berra ne, Raivio 22, Mosley 4, Pullazi 11. All: Ferrari

Inizia male il campionato della Virtus, sconfitta in casa dalla FCL Contract Legnano. Roma dai due volti quella vista nel caldo pomeriggio del Palazzetto dello Sport, prima capace anche di portarsi in doppia cifra di vantaggio (50-39) per cedere poi di schianto e segnare la miseria di 16 punti nei secondi venti minuti. Lo specchio dell’esordio romano è nella prefazione dei due americani. Robets e Thomas infatti, nonostante i numeri finali siano di tutto rispetto (17 punti e 10 rimbalzi il primo, 15+11 il secondo) nel momento decisivo della gara sono spariti, lasciando campo libero ad una Legnano brava a concretizzare l’ottima circolazione di palla. Raivio (22, 8 rimbalzi e 4 assist) assieme a Toscano (15) e ad un solito Pullazi (11 con 3 triple, 3 rimbalzi e 2 assist) danno in momenti diversi forti spallate alla difesa romana, incapace di recuperare sul perimetro il vantaggio creatosi grazie alla maggiore solidità degli ospiti. Proprio la percentuale al tiro è la chiave del risultato finale: Roma non va oltre il 37% (16/43) da due ed un misero 27% (6/22) da tre, mentre i ragazzi di coach Ferrari sono estremamente più precisi con il 41% in entrambe le voci. Per Roma, ovviamente, sono da sottolineare le assenze di De Nicolao e, soprattutto, quella pesantissima di Chessa, ancora ai box per l’infortunio rimediato nel precampionato, che avrebbe certamente dato soluzioni offensive in più a Corbani, principalmente nei momenti di blackout del secondo tempo che sono costati la sconfitta. Visto il lavoro dello scorso anno, però, c’è da avere assoluta fiducia nel fatto che il coach milanese saprà creare l’amalgama giusta per regalare ancora soddisfazioni ad un pubblico che si spera possa riempire le tribune dell’impianto di Piazzale Apollodoro molto più che in questa occasione.

La partita. Inizio equilibrato, con gli americani di Roma sugli scudi ed un Pullazi subito a segno da dietro l’arco. Nessuna delle due squadre riesce a imporre il proprio ritmo, con la Virtus che al 9′ si porta sul +6 (22-16) prima che una tripla di Pullazi fissi il punteggio sul 22-19 di fine quarto. Nel secondo periodo continua il parziale ospite, buono per il 29-35 al 14′. La Virtus però rientra in gara, con due conclusioni pesanti in fila di Baldasso e Landi che riportano avanti Roma sul 37-35, allungando poi il vantaggio al +7 (46-39) all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa raggiungono il massimo vantaggio al 21′ (50-39) col canestro in area di Landi. Di qui in poi è un blackout totale, Legnano stringe parecchie viti in difesa e grazie alla buona vena di Raivio e Toscano rientra sul 55-54 all’ultima pausa. Nel quarto periodo non cambia la musica, Roma è sempre in bambola e non combina nulla nella metà campo offensiva, mentre Legnano ha sempre buon gioco con la circolazione di palla, punendo dall’arco la stanca difesa romana e portando a casa meritatamente i primi 2 punti della stagione.

Questo il commento di coach Fabio Corbani al termine del match: “Credo che come squadra abbiamo giocato due quarti e mezzo eccellenti sia per equilibrio difensivo e offensivo, che per ritmo e scelte di tiro. Siamo stati dentro nelle cose che volevamo fare a livello difensivo nel togliere i loro tiri, rispettando i roller di Mosley. Questo è andato bene per due quarti e mezzo, poi è continuato nel terzo e, devo dire, anche nel quarto. Quello che è mancato sono state le scelte offensive. Abbiamo, sul finire del terzo e dell’ultimo quarto, fatto cattive scelte offensive e preso tiri forzati; abbiamo rinunciato a dei tiri aperti con giocatori che possono essere pericolosi nel momento in cui sono liberi sulla linea dei tre punti. Questo può essere dovuto a due fattori: siamo arrivati, ovviamente, corti a fine gara, e poi il terzo fallo di Aristide ha compromesso la nostra rotazione degli esterni, dove invece avremmo voluto utilizzare di più Benetti e invece abbiamo dovuto allungare quella dei lunghi. Però indipendentemente da questo siamo arrivati più corti, come avevo detto già prima della gara; anzi devo ringraziare il club e tutto lo staff organizzativo per la velocità con cui è stata risolta l’assenza di De Nicolao con il tesseramento lampo di Basile, che ci ha dato comunque una mano con il suo agonismo, più avanti farà vedere sicuramente tutte le sue qualità. Un altro fattore è che siamo una squadra diversa da quella dell’anno scorso: lo vogliamo essere perché è così che l’abbiamo costruita. Quindi siamo una squadra che va alla ricerca di un tiro non affrettato ma costruito; abbiamo più pericolosità interna e credo che il dato di oggi dei tiri da due punti e da tre punti sia completamente diverso dai dati della scorsa stagione: questo è un segnale molto semplice che mostra la direzione in cui stiamo andando e vorremmo andare. Ci mancano questi pezzettini per mettere insieme tutto. Poi a fine gara è tutto più difficile, anche per gli altri. Però è un gruppo che si allena con grande attenzione e ha una grande capacità di apprendimento. Questo mi fa ben sperare in un rapido processo di inserimento di quelle che sono le nuove situazioni. Come ho detto ai ragazzi io sono sempre molto positivo nel momento in cui alleno e in cui affrontiamo la partita. Ma oggi loro, la squadra, i ragazzi, per due quarti e mezzo sono andati anche oltre quelle che erano le mie aspettative, non di risultato ma di qualità di gioco, facendo vedere delle cose molto importanti”.

Fonte foto: Gennaro Masi

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