Virtus Roma, che ingenuità: sconfitta (74-70) dopo una grande rimonta ad Avellino

Virtus Roma, che ingenuità: sconfitta (74-70) dopo una grande rimonta ad Avellino

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4925Sidigas Avellino-Acea Virtus Roma 74-70 (23-12, 48-34, 58-50)

Sidigas Avellino: Anosike 13, Gaines 11, Cadougan 5, Gioia ne, Hanga 9, Banks 12, Cavaliero 2, Cortese ne, Trasolini 1, Severini ne, Lechthaler, Harper 21 All Vitucci

Virtus Roma: Ejim 4, Triche 9, Jones 10, D’Ercole 6, Sandri 2, De Zeeuw 15, Kushchev ne, Finamore ne, Gibson 6, Stipcevic 6, Morgan 12, Pullazi ne All. Dalmonte

Altalena di emozioni al PalaDelMauro di Avellino, con la Virtus Roma che esce sconfitta di soli quattro punti dopo esser stata sotto anche di 17. Concitati i minuti finali, nei quali l’Acea prima riesce ad agguantare il pari, passa anche in vantaggio, per poi farsi passare nuovamente e finire definitivamente battuta a causa di una sanguinosa palla persa di Triche a metà campo, con 35″ da giocare, che lancia Gaines in contropiede ed il successivo tiro da 3 punti di Stipcevic, preso troppo frettolosamente, che si spegne sul ferro e lascia incompiuta la gara romana. Da evidenziare la prova di De Zeeuw (15 punti, 8 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata e 1 assist) che ha provato a tirare fuori i suoi dalle sabbie mobili nelle quali si era impantanato l’attacco blugiallorosso. Non male neanche Morgan (12 punti e 5 rimbalzi) ma a costare caro sono le ben 24 palle perse di squadra, troppe per poter pensare di vincere una gara di questa intensità, e in generale una difesa che, marchio di fabbrica delle squadre di Dalmonte, questa sera nel primo tempo ha concesso 48 punti agli irpini. Incerta, come detto, la regia di Stipcevic e quasi assente la lucidità di Triche, ma a preoccupare molto è il periodo di involuzione che sta vivendo Gibson, incapace di ripetere, sino ad ora, la strepitosa scorsa stagione a Pistoia. Senza il proprio maggior talento offensivo, Roma fa tremendamente fatica a dare concretezza ai propri giochi in attacco, spesso per la verità troppo rimasticati e prevedibili per la difesa avversaria. In casa Sidigas strepitoso Harper, con i suoi 21 punti arrivati quasi tutti con conclusioni dalla media distanza o all’altezza del post alto, nel cuore della difesa match up della Virtus. Bene anche Anosike e Gaines, che ha messo dentro il canestro ed i liberi della sicurezza. Avellino fa un ottimo passo in avanti in chiave Final Eight di Coppa Italia, mentre l’Acea resta nella zona d’ombra della classifica. Ennesima serata disastrosa per la terna arbitrale, composta questa volta da Mazzoni, Bettini e Di Francesco, che fischiano cose visionarie a sfavore di Roma e innervosiscono il clima di una gara già tesa alla vigilia, ricordando che per motivi di ordine pubblico la trasferta era vietata ai tifosi romani.

La partita. Testa a testa avvincente in avvio, con equilibrio nel punteggio dopo la tripla di Bobby Jones al 4′ (8-7). In 3 minuti però Avellino trova costantemente la via del canestro e piazza un 10-0 che la porta aventi (18-7) al 7′. Vantaggio che aumenta sino alla prima sirena, grazie ai canestri ben distribuiti tra i giocatori in campo, con il tabellone che dice 23-12 al riposo. Nel secondo quarto c’è quasi un monologo dei padroni di casa che trovano facilmente conclusioni pulite, mai contrastati dalla difesa romana, che al contrario nella metà campo offensiva compie scelte illogiche e poco efficaci. Gaines, Harper ed Hanosike continuano a far male e Avellino tocca il massimo vantaggio sul +17 (48-31) prima che Bobby Jones da tre mandi tutti all’intervallo lungo sul 48-34.

Al rientro la Virtus da un minimo di segnali di vita, ma al 25′ è ancora la Sidigas a controllare (54-41). Avellino però inizia a buttare palloni, l’Acea prova ad approfittarne con i canestri di Triche che, uniti al rimbalzo offensivo trasformato in canestro da Morgan, fanno scendere il divario sotto la doppia cifra (58-50) all’ultimo riposo. Inizio di quarto quarto che Banks tenta di addolcire per i suoi, ridando il +10 ai suoi (60-50), ma l’ingranaggio è insabbiato. De Zeeuw firma 10 punti, Morgan e Triche ci mettono del loro e al 37′ Roma prima impatta (63-63), poi passa avanti col canestro da sotto del belga (63-65). Gaines fa 1/2 dalla lunetta, Banks segna da fuori e Avellino è ancora avanti (68-65). Unico lampo di Gibson che firma il pari da dietro l’arco (68-68) e la Virtus a 35″ dalla sirena ha un possesso fondamentale in mano a Triche. Il finale è stato già descritto. L’ex Trento perde la settima palla della partita che manda Gaines in contropiede ad appoggiare il +2 (70-68). Tripla folle di Stipcevic con ancora 20″ sul cronometro che scheggia il ferro, rimbalzo Sidigas e fallo per i liberi del +4 (74-70). De Zeeuw schiaccia il nuovo -2 (74-72) ma i campani sono precisi dalla lunetta e portano a casa 2 punti vitali per la classifica.

Questo il commento di coach Dalmonte in sala stampa: «Esprimo un’opinione che ho tenuto in canna prima della partita: lo scorso anno sono successi fatti incresciosi, a mia memoria i nostri tifosi sono stati caricati e non c’è stato contatto tra le tifoseria, mentre al ritorno i tifosi di Avellino sono legittimamente venuti a Roma invadendo il Palazzetto. Non ho capito la decisione su questa partita, anche perché con tristezza mi aspetto la stessa disposizione per il ritorno.
Detto questo abbiamo avuto un impatto assolutamente negativo a livello di presenza, cattiveria e forza mentale, che si è tradotto sul campo in situazioni di poca forza e durezza. Abbiamo concesso 48 punti nei primi 20’ contro i 26 del secondo tempo; la chiave partita è questa perché abbiamo dato il “la” a un vantaggio che per essere recuperato ha richiesto un dispendio pazzesco.
Nella ripresa abbiamo avuto una reazione nervosa, togliendo a livello difensivo le leggerezze e gli errori evitabili prodotti nei primi 20’, così abbiamo girato la nostra difesa trovando un minimo di fluidità in più a livello offensivo, sprecando però tante energie che nel momento di chiudere la partita ci hanno portato ad avere cattive letture in attacco che ci sono costate possessi»
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