Virtus Roma, chiusura a testa alta: sconfitta (75-78) con Cantù

Virtus Roma, chiusura a testa alta: sconfitta (75-78) con Cantù

SHARE

Metta World PeaceAcea Virtus Roma-Acqua Vitasnella Cantù 75-78 (16-14, 31-39, 45-55)

Acea Virtus Roma: Freeman 10, Ejim 16, Curry 5, D’Ercole 3, Sandri 10, Kushchev ne, Reali ne, Tarquinio ne, Vukona 2, Stipcevic 12, Morgan 6, Ebi 11 All. Dalmonte

Acqua Vitasnella Cantù: Johnson-Odom 4, Feldeine 11, Abass 2, Bloise ne, Zugno ne, Maspero ne, Jones 11, Shermadini 4, Buva 7, Gentile 10, Williams 4, World Peace 25 All. Sacripanti

Finisce tra gli applausi convinti del pubblico la stagione della Virtus Roma. L’irrilevante sconfitta di ieri con Cantù, che con i due punti accede matematicamente ai play off, ha dato alcuni spunti di riflessione a chi si interroga sul futuro che attende di qui a breve la società. Perché anche nella serata, dal punto di vista sportivo, più inutile dell’anno, si è vista l’impronta di coach Dalmonte, che è riuscito a trarre il massimo da un gruppo non di enorme talento, ma certamente composto da persone e giocatori di assoluto spessore umano. Si è lottato anche ieri, anche sul -11, anche quando di motivi per sbucciarsi le ginocchia sul parquet, francamente, ce ne erano ben pochi. Eppure l’orgoglio dei ragazzi, e del pubblico che li ha seguiti, ha vinto un’altra volta, nell’afosissimo pomeriggio del Palazzetto. Stipcevic (12 punti, 3 rimbalzi, 1 recupero e 5 assist) ha guidato il gruppo aiutato da Ejim (16 punti e 6 rimbalzi), da un ottimo Freeman (10 punti) e da Ebi (11 punti, 6 rimbalzi, 2 stoppate, 3 recuperi e 2 assist). Lo specchio della stagione, però, è Daniele Sandri. Impiegato poco da Dalmonte, come ammesso da quest’ultimo in conferenza, ieri ha avuto i minuti che si è meritato guadagnando spazio con qualità e dedizione (10 punti, 1 rimbalzo, 2 recuperi e 1 assist). Nulla però si è potuto contro la voglia e la necessità di vincere dell’Acqua Vitasnella, che ha trovato in Metta World Peace quel terminale offensivo che cercava (25 punti con 6/7 da tre), con un senso di onnipotenza cestistica in confronto ad avversari decisamente inferiori per tecnica e fisicità. Tradito dai propri lunghi, Sacripanti ha avuto da Feldeine (11 punti) le giocate decisive per chiudere la gara. Ora la Virtus dovrà, speriamo a breve, capire cosa uscirà fuori dalle decisioni del presidente Toti, che mai come in questo momento tiene in mano il destino della società della Capitale.

La partita. Inizia bene la Virtus, che si presenta in campo con Jordan Morgan in quintetto, per l’assenza di De Zeeuw. Proprio il lungo ex Michigan segna in tap in il canestro del +7 (11-4) al 6′. Entra Metta e inizia a martellare il canestro, mettendo a segno sulla sirena una tripla da otto metri che manda le squadre alla prima pausa sul 16-14. Freeman è in buona giornata e al 23′ è +5 (23-18). Continua l’equilibrio ma è sempre l’ex NBA a prendere per mano i suoi, propiziando un parziale di 8-21 che consente a Cantù di andare al riposo lungo sul +8 (31-39).

Al rientro dagli spogliatoi Roma trova con difficoltà la via del canestro, mentre gli ospiti beneficiano del buon momento di Jones e Shermadini e allungano sul +11 (39-50) al 29′. Vantaggio in doppia cifra che si mantiene anche all’ultima pausa (45-55). Sembra finita ma, come detto, la Virtus ha un orgoglio che fa provincia e riesce a risalire la china. Al 33′ è ancora -10 (50-60), ma inizia il parziale della rimonta. 11-2 firmato dal duo Ejim-Ebi che riporta l’Acea a contatto (61-62) al 36′. Qui, dopo due palloni recuperati, Roma sbaglia entrambe le occasioni di sorpasso, soprattutto con Curry che in contropiede scivola col pallone in mano non potendo tirare il comodo appoggio del possibile vantaggio. Di contro, i canestri di Metta e Feldeine fanno respirare Cantù (64-69) ma prima la tripla di Ebi, poi quella di Stipcevic ridanno il -3 (70-73) al 39′. Curry appoggia il -2 (72-74) , poi ancora Stipcevic da 3 per il -1 (75-76), ma i lombardi sono precisi dalla lunetta e volano ai play off, mentre la standing ovation che il pubblico riserva alla Virtus è da pelle d’oca, nella speranza che chi di dovere la prenda in debita considerazione.

Questo il commento di coach Luca Dalmonte al termine dell’incontro: “Voglio parlare esclusivamente dell’incontro,in questo momento sarebbe troppo difficile riassumere tutto un anno. Oggi per noi c’erano due partite da giocare, una dal valore tecnico, che coinvolgeva Cantù, a cui vanno i complimenti per aver raggiunto i playoff, e un’altra gara che si giocava per il senso professionale, il rispetto dell’onore del nostro nome. Abbiamo perso la prima ma vinto la seconda, non era semplice giocare con obiettivi pari a zero senza fare appello a queste motivazioni. Avevo detto alla squadra che mi interessava questo aspetto dell’incontro e ragazzi hanno raccolto l’invito. Al di là degli episodi o di qualche interpretazione del nostro attacco in alcuni momenti della gara, ci tenevo a uscire dal campo a testa alta come abbiamo fatto e credo che i giocatori siano stati i primi a percepirlo”.

Anche il capitano Lorenzo D’Ercole ha parlato dopo la gara: “In questa partita non contava il risultato ma abbiamo onorato impegno, come ci eravamo detti in settimana. Oggi finisce questa stagione, che penso sia stata nel complesso positiva: abbiamo giocato 50 partite disputando un’Eurocup straordinaria, arrivando agli ottavi vincendo i due gironi eliminatori e siamo stati a un passo dai quarti di finale, giocando con due infortuni importanti. Ovviamente la Coppa ci ha prosciugato le energie, per fare le due competizioni al top sarebbe servito un roster più profondo e abbiamo pagato tutto questo faticando in campionato, non a caso al termine dell’Eurocup siamo risaliti in classifica. Ce l’abbiamo messa tutta per raggiungere i playoff ma non ce l’abbiamo fatta. Voglio ringraziare il presidente Toti che sostiene il basket a Roma da 15 anni, se siamo ancora qui lo dobbiamo a lui per quanto ha fatto, sta facendo e spero continuerà a fare”.

Fonte foto: Federico De Angelis

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.