Virtus Roma, Dalmonte: “Lavoriamo per lottare ed essere competitivi”

Virtus Roma, Dalmonte: “Lavoriamo per lottare ed essere competitivi”

SHARE

luca dalmonte Si presenta la Virtus Roma 2014/2015. A fare gli onori di casa è coach Luca Dalmonte, che in una sala stampa gremita appare subito carico per una stagione ricca di impegni: “Il mio obiettivo è andare in palestra per far si che i ragazzi vogliano lottare su ogni pallone. Non dobbiamo lasciare nulla al caso. Siamo una squadra nuovissima, ancor di più con l’aggiunta di Stipcevic, un inserimento necessario. Abbiamo diversi cookies, devono prendere questa avventura come un trampolino per una visibilità maggiore. Siamo più che lavori in corso, ma questa non sarà una scusa.  Perry Patty per ora sarà il sacrificato per il campionato. Potrà giocare in Eurocup e poi faremo le nostre valutazioni”.

Queste le parole del coach: «Sono motivato per questo nuovo inizio, lavorare ogni giorno con questi ragazzi mi trasmette la carica necessaria per andare oltre la normalità. È un gruppo giovane, che cerca di assorbire gli stimoli esterni un po’ come fa una spugna e questo non può che essere un fattore positivo. 
E’ un roster nuovo, sostanzialmente con due rookie e “mezzo”, perché a Morgan e Ejim devo affiancare Triche, che viene da un anno in un contesto decisamente diverso. 
Tutti i ragazzi sono pronti a far proprie le esperienze, i dettagli e le abitudini derivanti dal lavoro, in tutti risiede l’ambizione di gettare le basi per il proprio futuro, vogliono crearsi uno status migliore per avere una carriera sempre in crescendo.
E’ una squadra giovane e nuova, non solo dal punto di vista anagrafico, ma anche per i tanti esordienti, come De Zeeuw e Sandri, a cui abbiamo appena aggiunto un altro giocatore aumentando ancora il tasso di novità. Dobbiamo trovare un linguaggio comune tra tutti i vari elementi, stiamo ancora cercando di capire che per essere competitivi dobbiamo lavorare tutti insieme, più e meglio degli altri.
Stiamo cercando di arrivare a un sistema offensivo e difensivo collaudato, ma soprattutto vogliamo plasmare la nostra identità con l’obiettivo di essere competitivi. Questo non vuol dire fissare un traguardo a priori, ma approcciare ogni partita come animali cercando di portare a casa sempre il meglio, per poi alla fine tirare le somme di quanto prodotto. 
Il campionato è ben definito in tre fasce di “competizione”, noi siamo in quella che chiamerei “terra di nessuno” che si posiziona tra i top team e quelli che lottano per la salvezza, nella quale potremo essere competitivi solo mettendoci l’anima e andando oltre i nostri limiti con il lavoro. Poi sarà il campo l’arbitro supremo. 
Spero apprezziate la mia onestà intellettuale: sarebbe stato facile per me fare proclami come un venditore di fumo e promettervi i playoff, invece sono trasparente come sempre lo sono stato nella mia carriera. Ciò non toglie che farò di tutto affinché questo succeda. La pallacanestro non è uno sport individuale, da questa “terra di nessuno” possiamo emergere solo giocando ogni partita fino in fondo e come squadra, indipendentemente da chi ci troveremo di fronte, in casa o fuori.
L’arrivo di Stipcevic? Durante il precampionato abbiamo ritenuto necessario inserire un giocatore con le sue caratteristiche, il suo arrivo sarà importante nell’economia della squadra sia dal punto di vista tecnico sia sotto il profilo della personalità».

NO COMMENTS

Comments are closed.