Virtus Roma, imbarazzante passaggio a vuoto: disfatta (85-68) a Treviglio

Virtus Roma, imbarazzante passaggio a vuoto: disfatta (85-68) a Treviglio

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Remer Treviglio-Virtus Roma 85-68 (21-13, 41-36, 66-54)

Remer Treviglio: Pecchia 15, Nikolic 9, Reati 7, Caroti 19, Palumbo 6, D’almeida 5, Tourè ne, Tiberti, Roberts 14, Siciliano ne, Belotti, Borra 10. All. Vertemati.

Virtus Roma: Alibegovic 8, Lucarelli ne, Chessa 7, Moore 15, Sandri 5, Baldasso 8, Saccaggi, Landi 11, Sims 10, Santiangeli 4. All. Bucchi.

Terribile pomeriggio per la Virtus Roma, uscita sconfitta dal PalaFacchetti di Treviglio, praticamente dimenticandosi di scendere in campo. Squadra nervosa e deconcentrata sin dalle prime battute, quando si capisce che sarà una gara molto complicata. C’è veramente poco da salvare, forse la prestazione sufficiente di Moore, autore di 15 punti, 3 rimbalzi, 3 recuperi e 6 assist. Qualche buon lampo di Alibegovic, Baldasso e Chessa, ma per il resto è un pianto. Landi incappa nella sua peggior partita stagionale, impreciso dal campo (4/16) e subito gravato di troppi falli, mentre Sims è un mistero inspiegabile, su di giri e nervoso con tutti dalla palla a due. Treviglio è molto brava a sfruttare i tanti buchi difensivi dei capitolini, con un Roberts mortifero da dietro l’arco (4/6) e Pecchia (15+8) decisivo. Protagonista anche il giovane Caroti, miglior marcatore dei suoi con 19 punti e ben 8 assist distribuiti ai compagni. I padroni di casa tirano meglio e costringono Roma a 19 palle perse, mostrando un’energia maggiore dei capitolini, rimasti inspiegabilmente al palo e quasi mai in grado di dare segnali di vita. Un brutto passo falso, molto preoccupante in vista degli ultimi due impegni di campionato, ma con il proprio destino ancora in mano. Certo che dovrà essere tutto diverso tra una settimana, altrimenti si rischia di gettare alle ortiche il lavoro di un anno.

La partita. Iniziano bene i padroni di casa, che sorprendono Roma sin dalla contesa e aprono un parziale che costringe Bucchi a chiamare il primo timeout sul 12-2 al 3′. Margine che si mantiene più o meno simile fino all’ 8′, quando il 2/2 dalla lunetta di Sandri da il -6 (19-13) ai suoi. Risponde Palumbo, sempre ai liberi, con la prima frazione che si chiude così sul 21-13. Ad inizio secondo quarto piccolo segnale di risveglio virtussino, con la tripla di Moore ed il canestro di Landi, ai quali segue la bomba di Cheesa, che accorciano il divario sul -4 (25-21) al 12′. E’ sempre Treviglio però a condurre le operazioni, con un altro allungo importante al 17′, riportandosi avanti in doppia cifra (37-27) al 17′. Roma non è presente con la testa, ma la conclusione da dietro l’arco di Moore ed il canestro allo scadere di Santiangeli, in entrata, danno un miracoloso quanto insperato -5 (41-36) col quale si va all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi la Virtus da l’impressione di aver capito i propri errori, accorciando fino al -2 (43-41) con la tripla di Landi. Santiangeli ha in mano la palla del pareggio, ma commette un fallo in attacco che apre la voragine mentale di Roma, incapace di rimettersi mentalmente in gara e succube della veemenza dei lombardi, bravi e caparbi nel produrre un allungo decisivo grazie a Pecchia, Roberts e Nikolic per il +13 (59-46) al 27′. Mini parziale di Roma chiuso da Landi (63-54) al 29′, ma Treviglio va alla penultima pausa comunque avanti in maniera importante (66-54) grazie a Reati. Il quarto periodo è un monologo della squadra di Vertemati, che umilia Roma e la rimanda nella Capitale con la testa carica di dubbi e sensazioni negative.

Il commento di coach Piero Bucchi al termine del match: “Sapevamo Treviglio fosse una buona squadra, ed eravamo consapevoli dell’ottimo momento di forma che sta vivendo. Siamo stati troppo nervosi sin dall’inizio, non abbiamo approcciato il match con serenità e questo ci ha portati a giocare una brutta partita”.

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