Virtus Roma, playout: espugnata (58-69) Omegna. Serie sul 3-0 e salvezza raggiunta

Virtus Roma, playout: espugnata (58-69) Omegna. Serie sul 3-0 e salvezza raggiunta

SHARE

Paffoni Omegna-Acea Virtus Roma 58-69 (21-11, 33-26, 43-43)

Paffoni Omegna: Zanelli, Iannuzzi 1, Vildera, Cappelletti 18, Galmarini 4, Marusic 6, Casella 5, Banach ne, Gurini 8, Galloway 16. All. Faina

Acea Virtus Roma: Olasewere 21, Meini 2, Maresca 8, Leonzio ne, Callahan 16, Flamini 3, Benetti, Voskuil 12, Casagrande 4, Bonfiglio 3. All. Esposito.

Termina con il sorriso la stagione della Virtus Roma, che alla fine di Gara 3 del secondo turno dei playout, vinta ad Omegna, ottiene la tanto agognata salvezza. Si dissolve così l’incubo della retrocessione, che ad un certo punto sembrava più che concreto per l’Acea, capace però di prendere in mano le redini del proprio destino e a condurre la nave in porto. Una gara che la Virtus ha approcciato malissimo, andando sotto addirittura di 15 lunghezze, per poi ricompattarsi e raggiungere un traguardo che ora apre degli scenari certamente diversi, con un futuro che in società si sta già programmando da tempo, con lo sponsor UniCusano pronto ad investire risorse importanti per restituire la dignità che merita una piazza storica come quella della Capitale. Partita più che mai decisa dal collettivo, con tutti i giocatori a disposizione di coach Riccardo Esposito, al quale va un elogio enorme, capaci di portare il loro mattoncino ad una causa forse anche più grande di loro. Olasewere, apparso troppo nervoso nella fase iniziale, è riuscito poi a recuperare lucidità e a mettere insieme numeri importanti (21 punti, 11 rimbalzi e 4 assist), ben coadiuvato da un Voskuil che con le solite fiammate ha illuminato un attacco un po’ in difficoltà chiudendo con 12 punti, 3 rimbalzi e 3 assist. La solita solidità di Callahan (16 punti e 9 rimbalzi) è servita alla Virtus per mettere definitivamente le mani sull’obiettivo che servirà per avere un futuro, non luminoso come nelle annate storiche, ma certamente un minimo più sereno. Vinta la lotta a rimbalzo (35-41), Roma è riuscita a sopperire alla percentuali negative (47% da 2 e 24% da 3) con la fisicità e l’intensità, sfruttando la maggiore profondità del roster, elemento che alla lunga ha inciso non poco sul buon esito della serie.

La partita. Partono molto meglio i padroni di casa, che si portano avanti 9-0 al 4′. Roma non trova mai la via del canestro, tanto che chiuderà la frazione con un misero 2/14 dal campo e con soli 11 punti a referto, grazie ad alcuni liberi segnati. Omegna tocca anche la doppia cifra abbondante (20-5) con la prima frazione che si chiude sul 21-11 grazie alla tripla di Flamini sulla sirena. Nel secondo quarto continua il trend negativo dell’Acea, che sprofonda sul -13 (33-20) al 16′ dopo il gioco da 3 punti di Cappelletti. Parzialino di 0-6 romano che manda le due squadre al riposo lungo sul 33-26, un affare per Roma per quanto visto sino a quel momento.

Al rientro dagli spogliatoi la Virtus è carica e presente, mettendoci davvero poco a riagguantare la parità (33-33 al 23′). Ormai l’andazzo è quello dell’equilibrio, le due squadre segnano poco e continuano ad alternarsi i vantaggi, col tabellone che all’ultima pausa segna 43-43. Olasewere, sin li silente, entra finalmente in gara, andando più volte a segno e dando ossigeno alle ambizioni di Roma. Voskuil viene sistematicamente raddoppiato e quando finalmente si adegua alla scelta piemontese trova il nigeriano sempre libero sotto il canestro. Dal 48-47 del 34′, la Virtus produce un parziale di 3-12 con i canestri di Voskuil e sempre di Olasewere che la fanno volare via sul 50-59. Roma non si volta più indietro e riesce ad ottenere la salvezza che ad inizio stagione era l’obiettivo minimo, che però una volta raggiunto va adeguatamente celebrato.

Questo il commento di coach Riccardo Esposito al termine dell’incontro: “E’ stata un’annata pesantissima, ma devo dire che tutte le critiche piovute addosso a questo gruppo scompaiono guardando l’atteggiamento con cui la squadra ha affrontato la gara di oggi e tutta la serie. In un finale di stagione così travagliato ci siamo ricompattati per disputare una serie molto difficile da affrontare. Voglio ringraziare tutti i giocatori per la disponibilità che hanno dimostrato ogni singolo giorno, la società per la vicinanza nel momento più difficile e tutto lo staff, tecnico e societario, che è rimasto sempre compatto e fiducioso. È stata una annata dura e probante soprattutto a livello mentale, bravi i ragazzi a far quadrato e a portare a casa la serie”.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.