Virtus Roma, ricomincia da tre: vittoria (83-79) su Reggio Calabria

Virtus Roma, ricomincia da tre: vittoria (83-79) su Reggio Calabria

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Unicusano Virtus Roma–Viola Reggio Calabria 83-79 (16-30, 39-47, 62-61)

Unicusano Virtus Roma: Brown 20, Raffa 19, Benetti 2, Piccolo ne, Lentini ne, Maresca 5, Chessa 14, Sandri 12, Baldasso 3, Landi 8, Vedovato. All. Corbani

Viola Reggio Calabria: Radic 18, Taflaj, Marino ne, Legion 19, Caroti 4, Fabi 18, Guariglia 3, Guaccio, Marulli 5, Micevic 7, Fallucca 5. All. Paternoster

Terzo successo in altrettante giornate del Girone Ovest della Serie A2 per la Virtus Roma, che al termine di una gara pazza, intensa, sfibrante, porta a casa un successo sulla Viola Reggio Calabria che da una spinta enorme all’entusiasmo e alla voglia di lavorare dei ragazzi di coach Corbani. Sotto anche di 18 punti (12-30) nella parte finale del primo quarto, Roma riesce a tirare fuori tutti gli attributi e le qualità umane e tecniche di un roster che sembra costruito a pennello per un coach grintoso quanto bravo, capace di dare al gruppo fondamentali certezze tecniche e caratteriali, alle quali la Virtus si è aggrappata nel momento di massima depressione. Roma tira peggio dei calabresi (41% da 2 contro il 52% ospite, 20 a 40 la percentuale da 3) e cattura meno rimbalzi (42-47) ma la vince con il controllo delle palle perse (6 a 22), recuperando 14 palloni contro i soli 2 della Viola e distribuendo più assist (14-9). Alla pessima percentuale da dietro l’arco contribuisce di certo il 2/14 di Massimo Chessa, che però chiude la gara con 14 punti, 5 rimbalzi e 7 assist, molti dei quali destinati ad un John Brown ancora una volta sugli scudi (20 punti, 8 rimbalzi, 4 recuperi e 1 assist). Solito contributo in termini di leadership per Raffa (19 punti, 4 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist), mentre finalmente anche Sandri raggiunge la doppia cifra (12 punti) alla quale aggiunge 3 rimbalzi, 3 recuperi e 1 assist. In casa reggina Legion (19) con Fabi e Radic, 18 punti a testa, hanno provato in tutti i modi a dare la vittoria alla squadra di Paternoster, ma nulla hanno potuto davanti all’onda virtussina che dal terzo quarto in poi ha travolto tutti, regalando ad un Palazzetto dello Sport gremito una serata speciale, che da conferma di quanto in questa stagione la squadra meriti un pubblico degno della voglia di vincere della rosa messa in piedi, tra mille difficoltà, dalla collaborazione tra Corbani ed il gm Giofrè.

Virtus Roma - Gabriele Benetti

La partita. Inizio di gara piuttosto equilibrato, con la Viola che al 3′ si porta a +4 (7-11), ma viene subito ripresa da una tripla di Chessa (10-11). Roma da questo momento però va in bambola, mette assieme la miseria di 2 punti in 6 minuti, mentre un Legion scatenato, con tre canestri pesanti, propizia un parziale di 2-19 che da il massimo vantaggio agli ospiti (12-30) al 9′. Provano a metterci una pezza Chessa e Brown ma lo svantaggio alla fine del primo quarto è ancora di 14 lunghezze (16-20). Nel secondo periodo, fino al 15′, i calabresi mantengono la superiorità, con lo scarto sempre in abbondante doppia cifra. Dal 19-33 del 12′, però, la Virtus ha un sussulto di orgoglio, che la vede stringere le maglie difensive e trovare buone soluzioni in campo aperto, tanto che al 16′, con un parziale di 8-0, si riporta a -6 (27-33). Reggio prova a riprendere in mano le redini dell’incontro, ma Benetti dalla lunetta manda le due squadre al riposo lungo sul 39-47.

Al rientro dagli spogliatoi Roma da vita ad un terzo quarto che è uno spettacolo per il cuore, con giocatori che hanno voglia di sporcarsi le mani e sbucciarsi le ginocchia. Tutto ciò sembra non bastare però, perchè al 21′ il tabellone dice 41-52 e al 25′ 44-57. Ma la Virtus cambia radicalmente atteggiamento, si lascia guidare dai suoi leader offensivi e, grazie anche ad una difesa che toglie l’aria all’attacco reggino, vola in campo aperto con contropiedi e transizioni primarie e piazza un incredibile 18-4, con la ciliegina della tripla sulla sirena di Maresca, che la porta clamorosamente in vantaggio (62-61) all’ultima pausa. Nel quarto quarto le emozioni sono le stesse, si alternano i vantaggi e la gara è oramai punto a punto. Dal 66-69 del 33′, la Virtus al 37′ si porta avanti di 6 (78-72) con due liberi di Sandri. Al 39.32″, con il punteggio di 80-77, coach Paternoster si fa dare un tecnico per eccessive proteste contro il tavolo, reo a suo dire di avergli assegnato un minuto di sospensione al quale lui avrebbe rinunciato in tempo. Dopo il 2/2 ai liberi di Radic, che aveva subito fallo prima della penalità al suo allenatore, Chessa sbaglia il libero (80-79). Anche Raffa non è preciso ed il suo 1/2 vale l’81-79 a 28″ dalla fine. Caroti sbaglia da fuori area, Benetti cattura il suo sesto rimbalzo di serata e consegna la palla a Raffa, che stavolta fa bottino pieno dalla lunetta per l’83-79 con ancora 8″ da giocare. Caroti sbaglia ancora, stavolta da 3, Radic cattura il rimbalzo ma non riesce a trovare il fondo della retina e la Virtus può esultare per un successo che si è guadagnata con ogni singola goccia di sudore.

Queste le parole di coach Fabio Corbani al termine della sfida: “Posso dire che le mie curiosità del prepartita sono state ampiamente soddisfatte, dal momento che in questa partita abbiamo visto di tutto. Abbiamo sbagliato perché fin dall’inizio non abbiamo impresso il giusto ritmo. Era difficile perché sia noi che loro volevamo correre, ma lo facciamo in modo differente. Gli avversari hanno accelerato il ritmo in maniera esagerata per costringerci a non difendere  a metà campo e a fare una gara di tiro al primo passaggio, particolare in cui non siamo preparati perché noi vogliamo tirare con determinati tiratori, e vorremmo essere noi a decidere quando e con chi tirare. Ci siamo fatti prendere da questa frenesia che non ci ha permesso di schierarci bene in campo nel primo quarto, nel quale siamo stati troppo in ritardo sui cambi difensivi lasciando così tiri aperti soprattutto  a Fabi, Legion e Marulli. Questo non era il nostro piano partita, l’obiettivo era chiudere gli spazi a Legion, Radic e Fabi, sapendo che comunque avrebbero rischiato. In questo siamo stati bravi nella seconda parte della gara; poi ho fatto i complimenti ai ragazzi anche se ogni tanto siamo andati fuori ritmo, perché hanno sempre lottato su ogni palla, e il pubblico questo lo ha capito e ci ha aiutato tanto nella rimonta”.

Fonte foto: Gennaro Masi (ag. Ciamillo-Castoria)

 

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