Virtus Roma-Novipiù Casale Monferrato 68-73 (11-20, 34-34, 50-55)
Virtus Roma: Benetti 4, Basile, Maresca 11, Donadoni ne, Baldasso 5, Lucarelli, Landi 14, Vedovato 1, Roberts 14, Thomas 19, Taddeo ne. All: Corbani
Novipiù Casale Monferrato: Ielmini, Banchetto ne, Denegri 5, Tomassini 9, Valentini 3, Blizzard 10, Martinoni 10, Severini 7, Bellan 9, Sanders 20. All: Ramondino
Non una delle migliori gare per la Virtus Roma, che incappa in una serata abbastanza storta e deve arrendersi alla maggiore concretezza di Casale. Partita strana, innervosita sin da subito da un metro arbitrale piuttosto discutibile, che costa addirittura due tecnici a Corbani già nel primo quarto e nel giro di pochi minuti il coach milanese prende la via degli spogliatoi. Nonostante i numeri dicano altro, è apparso stanco Roberts. Il centro americano chiude comunque i suoi 30 minuti in campo con 14 punti e 12 rimbalzi, ma per lunghi tratti è sembrato fuori dal contesto. Neanche un istante di riposo, invece, per Thomas, costretto a portare sulle spalle l’intero peso dell’attacco romano, con il non facile compito di marcare Sanders, il più pericoloso dei piemontesi. A.T. mette insieme 19 punti, 8 rimbalzi e 3 assist, ma non riesce a chiudere da solo la voragine di un attacco piuttosto asfittico. Ottimo l’inizio di partita di Landi, che realizza gran parte dei suoi 14 punti nella prima frazione, aggiungendo anche 8 rimbalzi. Molto nervoso, anche troppo in un caso, Baldasso non ripete le buone prestazioni delle ultime settimane e il -6 di valutazione la dice lunga sul poco impatto del play questa sera. La solita concretezza di capitan Maresca non trova però il risultato della scorsa volta, ma come detto c’è rammarico per la Virtus perché avevo disputato forse la peggior gara della stagione, l’occasione di vincerla in qualche fase c’è stata. Ma ad impedirlo è stato, oltre al sopracitato Sanders (20) anche la maggior concretezza degli ospiti nelle scelte di tiro che hanno determinato percentuali maggiori. Esplicativo è il dato nelle conclusioni pesanti, con la Virtus che non va oltre il 20% (6/30), mentre per Casale c’è da registrare un ottimo 46% (11/24). Sicuramente lo scotto dell’assenza di Chessa lo si paga nella rotazione degli esterni, che non consente di dare riposo ai lunghi così costretti fare gli straordinari. Resta comunque la consapevolezza di potersi giocare la gara con chiunque, avendo mostrato la squadra voglia di combattere e andare oltre le difficoltà.
La partita. Iniziano meglio i piemontesi, capaci di trovare ottime soluzioni in attacco e chiudere le magli difensive, portandosi sul +8 (2-10) dopo 4′. Il vantaggio si fa più consistente al 7′, con il tabellone che dice +12 Casale (3-15). Landi prova a metterci una pezza da tre, ma Blizzard allo scadere ridà il +9 (11-20). Nel secondo quarto non cambia la musica, con Casale a trovare soluzioni migliori e Roma a faticare tremendamente buone cose in attacco. Le rotazioni difensive virtussine non sopperiscono alle mancanze in attacco, così la NoviPiù mantiene sempre la testa della gara, con il +9 (25-34) del 18′. Da qui però inizia un parziale di 9-0, propiziato soprattutto dall’ottima vena di Landi che manda le due squadre all’intervallo lungo in perfetta parità a quota 34.
Al rientro dagli spogliatoi Roma trova il primo vantaggio di serata col canestro di Roberts, ma non si fa spaventare Casale che in un attimo riguadagna un vantaggio rassicurante (41-49) al 25′. In chiusura di frazione, un gioco da tre punti di Thomas da qualche speranza (50-55). A metà quarto periodo la situazione sembra definitivamente compromessa, quando il +11 ospite (56-67) sembra non poter essere recuperato. L’orgoglio di Roma non può però essere sottovalutato, così inizia una rimonta che porta la Virtus addirittura a -2 grazie ad un 12-3 per il 68-70 a 45″ dalla sirena. Roma però sbaglia i tiri del possibile pareggio, così Sanders e Tomassini dalla lunetta portano i 2 punti sulla via di Casale.
Fonte foto: Federico De Angelis
