Virtus Roma, sfuma il titolo: sconfitta (103-100 d.t.s.) al ritorno contro la...

Virtus Roma, sfuma il titolo: sconfitta (103-100 d.t.s.) al ritorno contro la Fortitudo Bologna

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Fortitudo Bologna-Virtus Roma 103-100 d.t.s. (27-11, 41-38, 66-59, 82-82)

Fortitudo Bologna: Delfino 3, Cinciarini 8, Mancinelli 13, Franco ne, Benevelli, Leunen 21, Prunotto ne, Venuto 3, Rosselli 17, Fantinelli 3, Pini ne, Hasbrouck 35. All. Martino.

Virtus Roma: Alibegovic 13, Lucarelli ne, Chessa 6, Moore 18, Sandri 9, Baldasso 7, Landi 9, Prandin, Sims 31, Santiangeli 7. All. Bucchi.

Sfuma l’occasione di vincere il titolo di Campione d’Italia FIP per la Virtus Roma, arresasi dopi un supplementare al PalaDozza, Il pareggio della finale di andata (77-77) imponeva ad una delle due squadre di vincere la partita, avvincente sino all’ultimo, dopo un inizio che ha visto i padroni di casa dominare in lungo e in largo. Ancora una prova sontuosa di Henry Sims, autore di una doppia doppia da 31 punti e 10 rimbalzi, con 12/16 da due punti e 1/1 nelle triple per il 38 finale di valutazione. Molto positivo anche Alibegovic, nel campo che fu del papà, con 13 punti di ottima qualità. Altalenante, invece, Moore, capace di alternare giocate pregevoli a sciocchezze enormi, un paio delle quali pagate a caro prezzo nel convulso finale. La Fortitudo è squadra lunga, con campioni pronti ad infilare canestri importanti nei momenti cruciali, come Luenen (21, 8 rimbalzi e 6 assist) ed un Hasbrouck monumentale da 35 punti (8/16 da tre) ai quali aggiunge la bellezza di 5 recuperi. La differenza, con percentuali simili dal campo, l’hanno fatta i tiri liberi, con Bologna che ne ha avuti ben 10 in più a disposizione e qualche fischio decisamente rivedibile. Si chiude così la stagione delle due squadre, che si sono date battaglia in un’occasione comunque di festa per entrambe, con la Virtus Roma che, al di là della sconfitta di misura, ha fatto la Storia della Società, centrando dopo quattro stagioni di purgatorio una promozione che dovrà essere utilizzata come punto di partenza per ricostruire.

La partita. Inizio di gara totalmente appannaggio della Fortitudo, che segna e si diverte mentre la Virtus non riesce ad entrare mentalmente in campo. Massimo vantaggio al 7′ sul +18 (25-7), col quarto che si chiude comunque ampiamente in mano a Bologna (27-11). Nel secondo quarto Roma entra pian piano in partita, iniziando a macinare gioco col quintetto italiano e a rosicchiare così punti di margine. Al 16′ Sims riporta lo svantaggio in singola cifra (33-25), ma 2 minuti più tardi la “F” ritrova un buon distacco con Rosselli (41-27). Si sveglia però la squadra di Bucchi, che apre un parziale di 0-11 fatto di ottime giocate e tanta circolazione di palla, chiuso dalla tripla da metà campo allo scadere di Moore per il -3 (41-38) col quale si va all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi i padroni ritrovano il bandolo della matassa, riportando il margine in doppia cifra sul +12 (57-45) al 24′. La Virtus però non esce di testa dalla gara e riesce a ricucire parzialmente, chiudendo la frazione sotto di 7 (66-59). Ad inizio quarto periodo due triple in fila di Chessa riportano gli ospiti sul -1 (70-69), ma è sempre Bologna a controllare il gioco, coi canestri di Hasbrouck e Leunen che la mantengono avanti. A 20″ dalla fine, però, la Virtus riesce a concretizzare la rincorsa con la tripla dall’angolo di Moore che da il primo vantaggio di serata sull’81-82. Dall’altra parte ancora Hasbrouck a creare scompiglio, subendo il fallo che lo manda in lunetta: 1/2 e 82-82. Con 13″ sul cronometro Moore perde il pallone della possibile vittoria, Luenen manda sul ferro la tripla e si va al supplementare. Overtime che si apre con un parzialino di 0-5 firmato Sims-Santiangeli per l’82-87. La scossa fa bene alla Fortitudo che con i propri campioni apre un parziale di 13-2 chiuso dalla bomba di Luenen per il +6 (95-89) al 43′. Al 44′ Landi mette la tripla del -2 (96-94) e Moore dalla lunetta, a 18″ dalla fine, da anche il -1 (99-98) ma Hasbrouck è freddo ai liberi, così a pochissimi secondi dalla fine sul 103-100 Moore non tira da tre e la gara si chiude con la festa Fortitudo e con la Virtus che, nonostante l’ottima stagione, ha forse un pizzico di rammarico che passerà molto molto presto, perché comunque Roma è tornata in Serie A.

Le parole di coach Bucchi in conferenza stampa: “I miei complimenti alla Fortitudo: queste due gare sono state una festa e, mentre nella gara di andata i ritmi sono stati blandi, questa sera abbiamo avuto ritmi più vivaci. Abbiamo festeggiato insieme la promozione in Serie A”.

Foto: Giulio Tiberi

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