“Vivere lo stadio: una passione a rischio?” Presenti anche Garcia e Baldissoni....

“Vivere lo stadio: una passione a rischio?” Presenti anche Garcia e Baldissoni. Ecco le dichiarazioni

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Pioli e Garcia alla Sapienza

Alla “SapienzaUniversità di Roma, presso l’Aula Magna del Rettorato, è in corso un incontro intitolato: “Vivere lo stadio: una passione a rischio?“. Un incontro organizzato per discutere di temi legati alla violenza nelle manifestazioni calcistiche e sui danni da uso di sostanze illecite.

Presenti alla manifestazione tra gli altri anche il presidente Lotito, Stefano Pioli, Rudi Garcia e l’avv. Mauro Baldissoni.

Queste le parole di Rudi Garcia, chiamato sul palco insieme al suo collega biancoceleste:

Pioli e Garcia 2 alla Sapienza“Quando siamo in partita siamo talmente concentrati sul campo che spesso non ci accorgiamo di ciò che succede. A volte dopo la partita la stampa ci dice che cos’è successo e lo scopriamo solo dopo. Io sono straniero e il vostro calcio per me è una scoperta. Non ho lezioni da dare a nessuno. Mi auguro che nel futuro ciò che fate oggi serva a fare sì che i genitori non si facciano domande a casa prima di dire “porto mio figlio allo stadio”. Lo sport in generale, il calcio in particolare, è una scuola di vita: in spogliatoio non c’è colore della pelle, religione o cose individuali. Conta solo sapere se il giocatore è bravo o non è bravo. Penso che dobbiamo fare di tutto per lottare per questi atteggiamenti fuori e dentro lo stadio, prima e dopo una partita. Mi auguro che nel futuro possiamo vedere due tifoserie andare a vedere una partita in totale pace e rispetto del calcio. Una partita di calcio è uno spettacolo e i tifosi vengono per divertirsi. La vita in Francia ma anche in Italia è già abbastanza dura, la vita deve sognare e vedere un grande spettacolo”

Ecco l’intervento di Lotito a cui gli viene chiesto delle parole di Pallotta.
“Sono stato il primo che da 10 anni combatto non i tifosi, noi confondiamo i delinquenti con i tifosi. La maggior parte dei tifosi vanno allo stadio con le famiglie, poi c’è una minoranza che viene chiamata tifosi mentre sono delinquenti che utilizzano il calcio per la sua grande risonanza mediatica. Noi usiamo il calcio per dissentire su alcune cose. Se voi mi date una persona e la mando dentro casa di qualcuno e spacca tutto, voi lo cacciate. Noi fino ad oggi abbiamo permesso tutto in nome del tifo, ma quello non è tifo. Dobbiamo avere il coraggio di dividere i delinquenti dalle persone normali. Le persone normali dissentano allo stadio. Una volta per tutte bisogna fare un fronte comune e andare ad individuare questi ambienti conosciuti e limitati. Lotito ha ragione da 10 anni e Pallotta mi sta seguendo. Non è Lotito che ha ragione, è il calcio che ha ragione.

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