Zaniolo: “La Juve? Chi non ci andrebbe”

Zaniolo: “La Juve? Chi non ci andrebbe”

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Discoteca Jux Tap, di fianco alla via Aurelia, a Sarzana, una ventina di chilometri da Massa, dove Nicolò Zaniolo è nato e dove ogni tanto va a ballare, con gli amici. Tra le pacche sulle spalle dei buttafuori e la musica sparata da dentro, vuoi non chiedergli che fine farà? E infatti, lo fanno alcuni tifosi bianconeri: «Allora il prossimo anno vieni?». Sorriso di circostanza, ma parole sincere: «Alla Roma sto benissimo, ma chi non ci andrebbe alla Juve?». Seguono chiacchiere, sui contatti avviati e il saluto: «Ma poi decide la Roma». Benedette chiacchiere notturne che, a volte, lasciano qualche traccia di verità tra l’oceano di dichiarazioni ufficiali, quasi sempre di cartapesta.

Del resto, la giovane stella giallorossa è da tempo sulla lista della spesa appuntata dal capo dell’area tecnica juventina, Fabio Paratici. E, una volta tanto, non è un modo di dire, visto l’appunto ritrovato mesi fa in un ristorante, proprio del dirigente bianconera, con scritti sopra alcuni degli obiettivi di mercato bianconeri: Romero, Tonali, Chiesta e Zaniolo, appunto. Alle parole sono seguiti i fatti, con i primi contatti, per la stagione che verrà. In fondo, da sempre la Juve ha fatto la fortuna con un nocciolo di giocatori italiani e di quelli s’è rimessa alla ricerca. Come lo stesso Chiesa, per il quale presto Juve e Fiorentina si troveranno a un tavolo: l’esterno d’attacco viola ha diverse richieste, ma preferirebbe i campioni d’Italia. Una preferenza che ha dunque anche Zaniolo, pure prima delle parole dette ai tifosi in discoteca. Perché quando il giovane centrocampista è esploso, con la doppietta di Champions al Porto, alcuni sono andati a spulciare la sua anagrafe digitale, quei social che una traccia la lasciano sempre. Così sono stati recuperati vecchi post, scritti dal giocatore tra il 2013 e il 2014, quando stava nelle giovanili della Fiorentina. «Altro che Mourinho, Antonio Conte», scritto con caratteri maiuscoli. E ancora: «Salutate la capolista» e «La Juve per la 32esima volta è campione d’Italia». Parole da tifoso, più che da giovanissimo prospetto.

Fonte: corriere della sera

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