Zaniolo, l’ora più dura

Zaniolo, l’ora più dura

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Nella foto: Nicolò Zaniolo esce da Villa Stuart (Foto Gino Mancini)

Ha perso il sorriso e non poteva essere altrimenti. Chi conosce bene Zaniolo teme che questa rottura abbia lasciato una ferita ancor più dolorosa di quella fisica. Dopo il primo infortunio era un leone in gabbia, voleva guadagnare anche un’ora per recuperare il più in fretta possibile e sognare di andare agli Europei, così come Totti aveva fatto con i Mondiali. Zaniolo ieri si è presentato presto a Villa Stuart senza stampelle, ma zoppicando.

Come scrive il Corriere della Sera, in un primo momento la Roma aveva confermato l’operazione per stamattina, poi nella serata il cambio di rotta: si aspetterà come vuole il ragazzo. L’entourage ha pensato anche a un viaggio negli Stati Uniti dal professor Freddie Fu che ha operato Ibra e Calafiori. Si è fatto male in tutti e due i casi senza responsabilità diretta di un avversario. “Ho sentito una frustata“, ha raccontato a papà Igor dando la colpa a una “buchetta” sul terreno dove si è infilata la punta dello scarpino

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