Amici degli amici: le strane collaborazioni nei giornali. E l’Ordine dei Giornalisti...

Amici degli amici: le strane collaborazioni nei giornali. E l’Ordine dei Giornalisti sta a guardare

SHARE

Amici degli amici. E ancora, amici degli amici degli amici. No, non siamo in un “festino” organizzato dal Premier Berlusconi, ma è la realtà di un giornale romano e romanista, le cui collaborazioni sono legate a doppio filo con una radio di Roma. Una casta in cui è impossibile accedere, dove vige la regola “Sei l’amico di quello? Ah, ok, allora puoi scrivere con noi”, o ancora: “Sei stato raccomandato da lui? Ok, vieni a scrivere da noi”. Ci sono persone che sperano di essere assunte, o più semplicemente di fare uno stage presso quel giornale, ma se non hai santi in paradiso non vai da nessuna parte. In quel giornale sono stati “epurati” due firme di cui non facciamo il nome, ma se i lettori vorranno fare uno più uno arriveranno presto alla soluzione. Ora uno scrive in un giornale del gruppo RCS, l’altro in un sito. Solo per il fatto di non essere “simpatico” al regista occulto. Ci scandalizziamo se poi il sindaco Alemanno fa scoppiare “Parentopoli” a Roma nell’Atac, ma alla fine tutto il mondo è paese. O almeno, tutte le redazioni sono paese. Chi c’è dietro, nella regia occulta, di chi decide “Tu sì”, “Tu no”, dietro una possibile collaborazione con quel giornale?

E l’ordine dei giornalisti, in tutto questo, che fa? Sta a guardare, come al solito. Non lo scopro certo io che l’ordine dei giornalisti non è un’istituzione che è attenta ai fatti e che tutela. Non vuol essere questa un’accusa verso nessuno, ma solo un dato di fatto. E un’ultima raccomandazione: non sprecate tempo per inviare curricula a quel giornale, sarebbe una perdita di tempo. C’è il regista occulto che dice “No” se non gli stai a genio.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.