Romagnoli, il più giovane fra i giovani

Romagnoli, il più giovane fra i giovani

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IL ROMANISTA – L’unico romanista a lasciare lo Stadio dei Pini con un premio in mano con la Juve non ha giocato neanche un minuto. Alessio Romagnoli esce dallo spogliatoio camminando in fretta, in mano la scatola blu con dentro il premio che il Viareggio assegna al giocatore più giovane della finale fra campo e panchina: appena gliel’hanno consegnato è corso a rifugiarsi nel tunnel, stare lì a guardare la Juve che festeggiava non era proprio il massimo. E pensare che Romagnoli, diciassette anni compiuti il 12 gennaio, un gol alla Juventus l’aveva segnato appena quindicenne. Finali scudetto Giovanissimi Nazionali (la prima squadra di Vincenzo Montella, che sfiorò il secondo scudetto il 17 giugno), seconda partita a Buonconvento, Juve che dopo dieci minuti è già avanti 1-0. Romagnoli s’inventa uno di quei gol che a raccontarli non sapresti spiegare come hai fatto a farli, spalle alla porta, con la palla che va a infilarsi sotto l’incrocio sul palo lontano. Difficile dire se avrebbe avuto la stessa fortuna anche contro la Juve dei ’93 (visto Branescu, la cosa non è da escludere), certo questo Torneo di Viareggio sarà difficile da dimenticare per il centrale classe ’95, proposto da De Rossi nell’inedito ruolo di vertice basso davanti alla difesa contro l’Atalanta e la Rappresentativa di Serie D («è un esperimento, ma per le caratteristiche che ha, quella è una posizione in cui può giocare quando serve», ha spiegato Alberto De Rossi). Nella battaglia infinita con la Fiorentina, invece, è entrato al 40’ del primo tempo al posto di Nego, ma non è andato a prenderne il posto sulla fascia (nei Giovanissimi qualche volta giocava anche lì), per affiancare Orchi al centro. Neanche il tempo di entrare in campo che stava già per segnare con un colpo di testa in tuffo su angolo di Viviani respinto da Svedkauskas (lituano e miglior portiere del Viareggio). Ma a confermare che fosse giornata per il gol è arrivato l’inserimento con cui ha anticipato tutta la difesa viola e messo in rete la palla dell’1-1. D’altra parte, se di lui a Trigoria parlano bene tutti, dagli allenatori a Sabatini, non può essere un caso. Fermo per tutta la prima parte della stagione per un infortunio muscolare rimediato in Under 17 (di cui ha ereditato dal compagno di Roma Verre la fascia di capitano), Romagnoli è rientrato in autunno dividendosi fra Primavera e Allievi, in cui ha sbrogliato una brutta situazione segnando il gol del definitivo 1-1 nel derby. Proprio contro la Lazio ha esordito con la squadra di De Rossi e la personalità mostrata a Formello non poteva passare inosservata. Nessun dubbio che si meritasse un premio, fosse pure per il fatto di essere il più piccolo di tutti

 

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