Anche nelle sconfitte, per fortuna pochissime in queste due stagioni, cerchiamo di trarre uno spunto positivo dalle partite della Roma. Un elemento di riflessione sulle partite per cercare di trovare chi è stato il migliore (o il meno peggio) in campo, analizzando il tutto dal punto di vista del campo. Ma parlare di calcio rispetto alla gara di ieri sarebbe un insulto a voi che leggete, a chi come noi lavora e soprattutto a chi, senza sfociare nella demagogia spicciola, ha speso soldi e tempo per andare a Torino a vedere la “partita”. In un clima di vergognoso bullismo, di atteggiamenti “mafiosi” tenuti dal signor Bonucci e compagni per tutti i 90′ (recuperi gonfiati inclusi), colui che è caduto, per incapacità o malafede nel tranello è Gianluca Rocchi. L’arbitro toscano, assistito dagli ineffabili arbitri d’area Damato e Banti, dai guardalinee Faverani e Stefani e dal quarto uomo Bianchi, ha consentito di tutto e di più ai padroni di casa. Sul primo episodio da rigore si parte da un presupposto sbagliato. La barriera è almeno un metro indietro rispetto ai 9.15 metri stabiliti da regolamento. Il fallo di mano di Maicon, comunque involontario, avviene nettamente fuori area. Sanzionato come calcio di punizione, in un secondo momento viene tramutato in rigore, con le scuse e le riverenze del caso. Il rigore di Totti, forse viziato da un iniziale fallo del capitano, è comunque concluso con la trattenuta netta di Lichsteiner, che non guarda mai la palla. L’ammonizione affibbiata al numero 10 giallorosso viene data su richiesta di Bonucci, secondo cui Totti avrebbe forse esultato troppo. Il secondo rigore assegnato ai bianconeri, è conseguenza di un fallo fuori area di Pjanic, per altro neanche così evidente, soprattutto 30″ oltre il minuto di recupero. Si dice sia discrezione dell’arbitro allungare il recupero oltre il minutaggio inizialmente stabilito. Vero, ma serve un motivo valido, che ieri non c’era. Sul gol di Bonucci, Vidal è in netto fuorigioco, in posizione attiva di fronte a Skorupski, chiudendo la visuale al portiere polacco.
La Juventus vince 3-2 con 3 gol su 3 irregolari. Un sestetto arbitrale inadeguato anche a dirigere una gara di terza categoria. Se vogliamo parlare di malafede si proceda nella sedi opportune. Se si vuole giudicare la correttezza tecnica dell’operato di questi soggetti, i fatti sono quelli sopra elencati. Giudicate voi.
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