SPALLETTI: “La Roma può confrontarsi con chiunque, i ragazzi sono stati grandiosi....

SPALLETTI: “La Roma può confrontarsi con chiunque, i ragazzi sono stati grandiosi. Mercato? Se ne parla da lunedì. Dzeko? Ci sono 4 ipotesi domani…”

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Queste le dichiarazioni di mister Luciano Spalletti alla vigilia dell’ultimo match di campionato contro il Milan a San Siro:

“Keita, caviglia sinistra, non recupera. Vainquer, coscia destra, non recupera, Perotti, adduttore destro, non ce la fa a recuperare. Gli altri tutti disponibili”

Quando è tornato alla Roma parlò di creazione di cultura, comportamenti, atteggiamenti. In questa chiave quanto è importante l’atteggiamento della squadra nella partita di domani?
“Noi abbiamo il dovere di provarci, perchè ancora non c’è la matematica per questa posizione e qui sta un po’ quello che è il lavoro della società, del mister, di quelli che gestiscono la situaizone, di far mantenere quella solidità mentale anche quando le cose potrebbero evidenziare che i giochi sono fatti. Fino a che non c’è la matematica, sono convinto che i nostri giocatori faranno il loro dovere. E’ stato grandioso lavorare con questi ragazzi, ci hanno fatto vedere da subito che volevano fare qualcosa di diverso e mi aspetto che lo facciano fino in fondo, ne sono sicuro”

Da quando è arrivato la Roma ha recuperato 5 punti al Napoli, 15 all’Inter, 20 alla Fiorentina, la Roma vale più del terzo posto?
“Spargiamo questi numeri sui vostri giornali, un po’ qua e là, non li avevo mai sentiti dire. Sono numeri che questi calciatori meritano, hanno fatto qualcosa di grandioso, questa squadra ha potenzialità importanti. Noi abbiamo lavorato nella maniera giusta. Non so se la Roma vale più del terzo posto, bisogna essere realisti, si arriva terzi, ma abbiamo fatto il massimo per arrivare più in su possibile, se questa fosse la classifica dopo la prossima giornata la dobbiamo accettare, mantenendo dei pensieri giusti e corretti nei confronti di questi calciatori. Non c’è da citare i due punti persi con il Bologna per evidenziare ciò che hanno fatto, c’è da citare quanti punti hanno preso a squadre come l’Inter, il Sassuolo, il Napoli e altre grandi squadre. Sono stati bravi, sono stati grandiosi”

20 punti di distacco dal Milan, perchè è mancato così clamorosamente il club rossonero?
“Si sanno cose parziali anche della squadra che alleniamo a volte, figurati un po’ ad entrare dentro un’altra realtà. Quello che hai detto è il pensiero comune: come mai una squadra come il Milan ha queste difficoltà? Questo gli determinerà una reazione, in una stagione da dimenticare per loro, devono riuscire ad avere il colpo di coda, per entrare nelle Coppe. Sarà una partita difficilissima per noi, se non ci faremo trovare pronti, se non riusciremo a mettere in campo tutte le nostre qualità, un po’ per il lavoro di Brocchi, per quello che gli è stato detto in queste ultime parte, e per le possibili conseguenze, sarà una partita difficile per noi”

Uçan che fine ha fatto? Ci chiediamo perchè abbia trovato così poco spazio?
“Salih è un ragazzo delizioso, una persona splendida, un grande professionista, un ragazzo pulito, uno di quelli che viene a lavorare per sviluppare il massimo delle sue potenzialità. Ha tentato di farlo, trovando altre persone che hanno la stessa intenzione e che hanno voluto determinare questo campionato, come quelli precedenti. Il confronto con gli altri calciatori, in cui lui è stato bravo, avrà un futuro importante, ha qualità tecniche, ha genialità e creatività, calcia benissimo la palla, fa gol, forse da un punto di vista caratteriale deve migliorare, di intensità e continuità caratteriale. Aveva espresso tutte le qualità per poterci stare dentro la Roma, ma gli altri sono stati più bravi e io da allenatore, in questa scomoda posizione, devo stare attento, l’ho lasciato fuori, senza trovargli dei difetti clamorosi. Mi dispiace, lo ringrazio per il contributo che ha dato sempre in allenamento, ha contribuito affinchè la squadra mantenesse sempre una forza e una disponibilità alla lotta di primissima qualità”

Domani ultima partita di Digne e Szczesny, vogliono rimanere. Ci sono i margini per rivederli l’anno prossimo?
Per noi è troppo importante la partita di domani, per una ricerca di continuità di crescita che abbiamo evidenziato in questo girone di ritorno, una ricerca costante di professionalità, io fino a dopo questa partita non parlerò delle probabili situazioni del prossimon campionato, perchè le loro attenzioni devono essere rivolte a questa partita. Non voglio creare turbative e o attenuanti rispetto a posizioni incerte. Noi ragioniamo in maniera corretta, lo faremo anche oggi e parleremo solo di domani sera, compreso il ritorno, perchè si ritorna tutti a Roma”

L’anno scorso la Roma ha chiuso al secondo posto, ma l’annata non era finita con ottimismo, tanto che Garcia disse che il gap con la Juve sarebbe cresciuto. Lei ad oggi si sente più ottimista?
Io mi sento ottimista per quello che ho visto della mia squadra, non faccio confronti. Non penso che l’anno scorso sia stato fatto un cattivo lavoro, visto il risultato finale, questa squadra ha potenzialità importanti, lo ha fatto vedere, sopattutto nella testa ed è in questa direzione che continuo a spingere oggi e domani. I confronti li faremo più avanti, non li si fa sulla carta, ma andando a giocare sul campo, gli scenari cambiano, dipende anche da quello che faranno gli avversari, ci sono momenti diversi. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, questa squadra può confrontarsi con chiunque”

Senza Perotti, c’è possibilità per Dzeko? Ci conta anche per il prossimo anno?
Senza Diego, abbiamo tre o quattro soluzioni, che quando li abbiamo utilizzati hanno mostrato disponibilità. Se ne sceglierà uno, senza problemi. Per quanto riguarda il prossimo anno, ho già detto, non si va a scavallare nella prossima stagione, i discorsi si fanno da lunedì, se Gianni mi convoca una conferenza stampa prossima settimana, parlerò di tutto. Non si deve deviare l’attenzione dei ragazzi e del sottoscritto rispetto alla vittoria di domani sera, c’è solo questo ora che conta”

Dal derby in poi hai utilizzato il 4-2-4, al di là degli uomini, la Roma della prossima stagione ripartirà da lì? Una considerazione su Sampaoli?
Non so se abbiamo giocato un 4-2-4, i moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori, dipende dalle individualità. La mia squadra in proiezione futura migliorerà se non avrà un modulo preciso, giocare più moduli senza accorgersene, è quello che da l’elasticità, quello è il passo avanti che hanno fatto parecchie società in questo campionato. Questa duttilità, questi giochi di posizione che non dai punti di riferimento, fanno la differenza, che da grandi vantaggi, non dare grandi riferimenti, ma ritrovare comunque un grande equilibrio in campo, la Fiorentina, il Napoli, l’Empoli sono squadre che hanno fatto questo lavoro qui, con grande elasticità, Sarri in questo senso è stato bravissimo. Si va avanti per questa strada, perchè è la via più giusta, meno rigidità, più fantasia, più interpretazione. Se uno dei due davanti è Nainggolan, va a fare il 4-2-4 quando dobbiamo attaccare, ma allo stesso tempo viene dietro a fare il mediano, a volte lo perdi di vista, perchè sta ovunque, così come lui molti altri, perchè hanno avuto questa disponibilità a fare anche di più di quello che è il loro orticello. Sampaoli? E’ a Roma? (ride ndr). Non lo so, non lo conosco, ho sentito parlare di lui, se ne parlano grossi club così, avrà le qualità per insegnarci qualcosa, come hanno fatto tutti quelli che sono venuti qui, lo guarderemo con attenzione, perchè siamo contenti di imparare qualcosa”

Confrontando le classifiche di quest’anno e quelle dello scorso anno, ci hanno mostrato che le squadre che hanno affrontato il preliminare hanno sofferto tantissimo. Che differenza ci sarà in termini di preparazione tra secondo e terzo posto?
Secondo me sì, ma a nostro vantaggio. Si incomincia subito con le partite vere, si ha un termometro della situazione reale, si vede con che testa si affrontano i periodi, e il nostro sarà un periodo lungo, ci vuole la stessa qualità di non arrotolarsi durante le giornate sull’erbetta del campo e si lavora sodo. È meglio che ci siano subito obiettivi tosti, si fa subito la sintesi”.

Sulle tournèe estive come si pone lei?
“E’ un discorso corretto, perchè ci sono i viaggi, costano come un allenamento, c’ho messo degli anni a capire che un viaggio grosso butta via energie quanto una partita. I viaggi creano difficoltà di fatica, nella testa, nell’organizzazione del giocatore, non della squadra invisibile. Bisogna riuscire a farlo funzionare, purtroppo bisogna tener di conto di alcuni passaggi quando poi una squadra si chiama Roma, le tournèe, il contribuire alla conoscenza del nostro club nel mondo, siamo obbligati a farlo. Bisogna valutare i dettagli, magari facendo un’amichevole oggi e una domani, non una ogni sette giorni, usando due squadre, bisogna trovare delle soluzioni, perchè le tournèe danno comunque un contributo al movimento, all’affetto verso questo sport. Noi dobbiamo contribuire a restituire qualcosa a questo movimento, se non ci fosse tutta questa gente, non ci saremmo noi, non capisco quando i giocatori non si fermano a firmare gli autografi, i giocatori devono contribuire ad alimentare la passione, verso i bambini soprattutto, se no tutti ci ignorerebbero. Per me è un piacere quando trovo persone al cancello che vogliono fare le foto con me, scendo dalla macchina. Tutti hanno lavorato nella maniera corretta, soprattutto la squadra invisibile, che ha permesso alla squadra di sentirsi a proprio agio, sono stati importanti per questo risultato finale.”

C’è un aspetto che le è piaciuto di questi suoi 5 mesi e una da sistemare assolutamente?
“La cosa che mi è piaciuta l’ho detta sin da subito, conoscendo la squadra ho visto presupposti di crescita, rispetto dei ruoli, voglia di determinare, quello è stato subito l’atteggiamento che ho evidenziato entrando dentro lo spogliatoio giallorosso e poi si è visto in campo. Quello che bisogna provare a fare è migliorarsi, in tutte quelle cose che ci hanno accompagnato quest’anno, c’è sempre la possibilità di fare un passettino in avanti, noi con il nostro atteggiamento possiamo cambiare la nostra vita e la vita degli altri, dobbiamo credere che si possa scovare qualcosa di meglio da poter fare, non sarà facile, ma l’intenzione deve essere questa. Andare a creare il presupposto di far vedere che le nostre qualità sono più importanti”

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