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Povero Josè: “Nulli in avanti”. E la Roma sogna il ritorno di Totti

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In un malinconico pomeriggio di dicembre in cui la Roma, appoggiata da un pubblico straordinario, ha perso non solo la partita (e ci può stare), ma anche la voglia di lottare che è stato dal 1927 il suo marchio di fabbrica, il popolo giallorosso ha ritrovato all’Olimpico – per la 2a volta da quando è andato via – capitan Totti, diventato ambasciatore di Digitalbits, “main sponsor” dei giallorossi e sponsor dei nerazzurri. Mourinho lo accoglierebbe a braccia aperte, invitandolo ad accettare anche un eventuale ruolo da bandiera – che Francesco non gradisce – per poi entrare nella stanza dei bottoni.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, il portoghese si è limitato a fare solo due dichiarazioni sulla gara, aggiungendo un concetto molto illuminante all’unico che chiedeva il perché della arrendevolezza della Roma: «E’ facile fare domande così, il tuo lavoro è più facile del nostro, e noi per questo motivo prendiamo tanti più soldi di voi». Nessun problema, anche perché i concetti sono apparsi malinconici. «L’Inter è più forte di noi in condizioni normali, in emergenza ancor di più. L’anno scorso hanno fatto 29 punti più di noi. Il nostro potenziale offensivo era nullo. Era importante fare gol con una o due opportunità. Ne abbiamo avute tre e non l’abbiamo fatto».

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