Atalanta-Roma, le interviste. Luis Enrique: “Oggi è stato un disastro a livello...

Atalanta-Roma, le interviste. Luis Enrique: “Oggi è stato un disastro a livello difensivo. De Rossi non l’ho visto pronto”. Sabatini: “Danele ha fatto ritardo nella riunione tecnica e noi abbiamo regole chiare”

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Queste le interviste dei protagonisti alla fine dell’incontro che ha visto l’Atalanta umiliare la Roma con un roboante 4-1. Le marcature portano la firma di Denis (tripletta) e Marilungo per gli orobici e di Borini per i giallorossi.

LUIS ENRIQUE A SKY

Che cosa salva di questo pomeriggio?
“Poche cose da salvare. Credo che non siamo entrati in partita dal primo tempo, soffrendo tantissimo le ripartenze. Il secondo tempo è stato uguale. Così è molto difficile”.

Troppa facilità per gli avversari?
“Si è stato così. La partita era finita sul 3-1. Una partita da dimenticare”.

L’esclusione di De rossi per un ritardo alla riunione tecnica?
“Non parlo di quello che succede nello spogliatoio. Daniele non l’ho visto pronto e se non vedo pronto un giocatore non va in campo”.

De Rossi in tribuna un fatto normale?
“L’ho spiegato benissimo no? Nel mio italiano che è un pò strano ma l’ho spiegato. Io sono sicuro che oggi che con uno o un altro calciatore la partita sarebbe andata diversamente”.

Ma se non fosse stato pronto non sarebbe nemmeno partito per Bergamo no? Non può essere stata un’esclusione di natura tecnica.
“Lo hai spiegato benissimo”.

Oggi comunque una Roma molto distratta.
“La vedo nello stesso modo. Non so se la squadra che andrà in campo farà un bel calcio o sarà distratta. Oggi eravamo distratti dal primo minuto e mi dà dispiacere. Inizia ad essere un problema ogni volta che giochiamo in trasferta ed è sempre più difficile da combattere. Lo so e mi dà dispiacere”.

Alcuni giocatori come Totti e De Rossi sono fondamentali. Per questo siamo perplessi della scelta.
“Mi dispiace tantissimo. Il primo dispiaciuto sono io ma non l’ho visto pronto. Dopo una partita come questa, ma se dovessi rigiocare la partita farei la stessa cosa. Una squadra si fa soffrendo quando si deve soffrire e rialzandosi quando siamo lontanti dal nostro livello. Sono sicuro che lotteremo per posizioni alte di classifica. Ma per fare una squadra ci servono delle responsabilità che per me sono innegoziabili”.

35 gol subiti. Spesso i centrali sono da soli. Sopravvaluti i centrali o gli altri non li aiutano?
“Il problema è di tutta la squadra. Se volgiamo avere il predominio nel campo avversario dobbiamo giocare con una struttura tipo. Non ho nessun dubbio sulla qualità dei miei giocatori e oggi siamo lontanissimi dall’Atalanta. Oggi hanno fatto ripartenze velocissime con grandi pericoli. Niente da dire”.

La decisione su De Rossi non ha dato gli effetti sperati sulla squadra?
“E infatti la cosa mi preoccupa. Io sono convinto di quello che ha bisogno di questa squadra che è grande ma ha vinto tre scudetti nella sua storia. La squadra deve essere davanti a tutti. Se non sono pronti devo fare una scelta anche se per me sarebbe più facile fare la scelta solita. Io ho sempre parlato bene con il calciatore e tutte le volte che ha potuto giocare titolare lo ha fatto. A breve termine può essere uno sbaglio ma sono convinto che a medio lungo termine è la decisione giusta”.

La rivoluzione culturale si poggia su equilibri delicati?
“Non è una rivoluzione. Non sono un allenatore di grande esperienza ma ho vissuto per 15 anni negli spogliatoi di grandi giocatori e conosco i giocatori. Se vogliamo essere una squadra nel futuro vanno fatte certe scelte”.

 

LUIS ENRIQUE A MEDIASET

Sul caso De Rossi?
“Non l’ho visto pronto, tutta la settimana è stato normale ma oggi ho pensato che non era il suo giorno e forse avevo ragione. Dal 1′ eravamo lontani dall’Atalanta”.

Dicono che è arrivato tardi alla riunione tecnica?
“Quello che succede nello spogliatoio o nell’albergo è una cosa che devo controllare io. Ripeto non l’ho visto pronto, una morale è giusta in tutto quello che succede nello spogliaotio, per me è stato un peccato questa decisione”.

Difficile ora questa settimana che porta al derby.
“Si ora diventa difficile, per me non è facile”.

Cosa manca per trasferire il suo atteggiamento alla squadra?
“Sorrido quando sento che un allenatore trasmette il suo carattere, io devo coprire tutto il gruppo e sapere cosa devo a un giocatore dipende dalla sua personalità. Tante volte sbaglio e qualche volta faccio bene”.

E’ preoccupante che la squadra che soffre quando ha tanto spazio dietro.
“Prendiamo contropiede, per essere corti dobbiamo essere tutti lì, oggi è stato quasi un disastro a livello difensivo, difficile vincere se non siamo più attenti”.

Forse il tuo lavoro è quello di portare la squadra ad avere possesso palla più possibile per non avere lacune difensive?
“Oggi il possesso palla era troppo lento, neanche quando Borini ha fatto gol siamo stati vicino all’Atalanta”.

Borini è stato l’unico ad avere una reazione, qualcuno va un pò per conto suo?
“No, adesso diranno che non contollo lo spogliatoio, ma il mio rapporto con loro è stato sempre buono”.

 

LUIS ENRIQUE ALLA RAI

Perchè De Rossi in tribuna?
“Non l’ho visto pronto per la partita. Cosa che non farò mai è parlare di cose che avvengono negli spogliatoi”.

Non crede che la decisione possa aver innervosito la squadra?
“Può essere ma cercherò di gestire la situazione. Se riniziasse la gara rifarei le stesse scelte”.

Cosa le ha insegnato la sconfitta?
“Che siamo ancora molto lontani. Ci è mancata la cattiveria e la grinta”.

Come mai questa Roma è fragile in difesa?
“Noi prendiamo spesso dei rischi perchè è nel dna del nostro stile di gioco. Sicuramente non è il miglior modo per arrivare al derby ma sono sicuro che la squadra si rialzerà”.

 

LUIS ENRIQUE  ROMA CHANNEL

Su De Rossi ci ha spiegato Sabatini, è una situazione lineare, era successo già a Firenze con Osvaldo, anche in Primavera. E’ una linea della società?
“Si, però io sono l’allenatore e non parlo di cosa succede nello spogliatoio. Non l’ho visto pronto, quindi non ha giocato. Oggi la squadra non è entrata mai in campo, forse ho sbagliato ma lo rifarei perchè per me la squadra è davanti a tutto e così si deve gestire un gruppo. Per me sarebbe meglio che cose così non succedessero, ma non voglio parlarne di queste cose”.

Avete sofferto troppo la loro aggressività?
“Si, non siamo mai entrati in campo. Così è impossibile vincere, anche dopo aver fatto il nostro gol non siamo stati bravi. Poi dopo il 3-1 e l’espulsione la partita è finita”.

In trasferta ci sono problemi.
“Si, all’inizio era il contrario. Mi dispiace perchè è normale che in casa sei forte, ma devi essere forte in trasferta. Dobbiamo migliorare e essere più pronti”.

Ora sarà una settimana difficile.
“Si, non volevo che fosse così. Ma così è, continueremo a fare lo stesso. E’ una brutta sconfitta ma penso sempre a rialzarmi, prepareremo una partita importantissima per i nostri tifosi e per la società”.

E’ più arrabbiato con la squadra che non applica i suoi dettami o la fragilità psicologica?
“Mi fa più arrabbiare la fragilità, perchè quello provato in settimana è stato più o meno fatto. Noi siamo stati in difficoltà sulle ripartenze. Dobbiamo prendere dei rischi, ma se li prendiamo come oggi saremo lontani dalla vittoria”.

Come si prepara il derby?
“Come sempre, lavorando di più, essendo più professionisti, sapendo che si avvicina una partita importante per tutti”.

 

SABATINI A ROMA CHANNEL

Su De Rossi, cosa è successo?
“Danele ha fatto ritardo nella riunione tecnica e noi abbiamo regole chiare. L’allenatore non ha voluto perdonare questo ritardo, la regola va rispettata da tutti. E’ incappato in questa circostanza un giocatore ligio alle regole, professionista impeccabile. Però questa decisione l’abbiamo avallata perchè questa è la Roma che vogliamo e passa anche per decisioni impopolari o che possono produrre un danno tecnico. Non so se questo è un gesto di forza, ma è una scelta che penso porterà questa società ad affermarsi. Naturalmente è un percorso difficile, poi la partita ci ha anche penalizzato. Non si deve fare dietrologia su questa cosa, perchè non c’è niente. De Rossi è uno dei nostri capitani, un calciatore straordinario, non c’è stato nessuno scontro con l’allenatore e i compagni di squadra”.

Sulla partita.
“Una brutta partita, anzi bruttissima. Trovare i motivi mi viene difficile, ma è una partita non all’altezza delle nostre possibilità. Conosco questa squadra e so che ci rimetteremo subito a posto, ma rimarrà un passo doloroso in questo campionato che forse ci esclude da pensieri che abbiamo messo insieme ultimamente. E’ un anno molto particolare, dobbiamo sopportare il danno che può scaturire da una gara e esser pronti a creare qualcosa per il futuro, cioè non tra 4 anni, ma da domenica prossima”.

Su De Rossi.
“Oggi usciamo tutti malconci da questo stadio, mi verrebbe bene fare una filippica sull’arbitro, ma non me lo voglio permettere, nonostante ci sarebbero episodi di cui parlare. Ma non me lo voglio permettere, sarebbe ripristinare un certo circuito. Dobbiamo essere più scaltri”.

Come mai queste espulsioni nei momenti difficili?
“Non è che se le partite cominciano male dobbiamo peggiorarle con i nostri comportamenti. A volte c’è una certa fragilità psicologica che non ci possiamo permettere. Ma io so che i calciatori da domani si riprenderanno perchè hanno molta dignità e orgoglio. Dal punto di vista morale non accetto cattivi pensieri da nessuno”.

Su Kjaer, come commenta le ultime voci.
“Qualcuno ha raccontato di un litigio fisico con De Rossi, ma non c’è stato niente, assolutamente niente”.

 

TADDEI A ROMA CHANNEL

La tua analisi.
“Ci dispiace per il risultato, abbiamo fatto un buon primo tempo, anche sotto di due gol abbiamo avuto la testa a posto. Siamo riusciti a fare un gol. Nel secondo tempo abbiamo preso gol subito poi abbiamo perso giocatori importanti. Questo ha destabilizzato la squadra e non siamo riusciti a riprenderci”.

Cosa succede in trasferta?
“E’ mancata cattiveria agonistica, come succede altre volte lontano dall’Olimpico. Non è facile così, soprattutto con squadre considerate meno grandi. E’ difficile spiegare, è mancata un pò di voglia di tutti. Quando ce l’avremo sarà più semplice per tutti”.

Sugli episodi.
“Non voglio giustificarci, ma sempre con lo stesso arbitro sono successi questi episodi. Saranno coincidenze, ma così diventa difficile. Sta diventando una cosa costante. Non voglio trovare giustificazioni, abbiamo sbagliato tantissimo noi, però già è difficile in 11, così ancora di più”.

C’è modo e modo di perdere. Oggi è sembrata una Roma che tirasse i remi in barca, perchè?
“Perchè hai dei cali di concentrazione e da parte di tutti ci vuole più cattivera anche in trasferta, come quando siamo all’Olimpico. In campi più piccoli è difficile giocare con squadre che giocano così. Poi anche gli episodi hanno influito”.

 

BALDINI A SKY

Roma molto altalenante. Roma senza gioco e nervosa.
“Sono stati regalati 25 minuti subito e poi abbiamo rincorso, non con il gioco ma con i nervi. Poi ci sono state le due espulsioni, il dazio più pesante oltre all’ammonizione di Gago che con Osvaldo salterà il derby”.

L’esclusione di De Rossi è un altro dazio da pagare oggi.
“De Rossi ha fatto un ritardo alla riunione tecnica. L’allenatore ha detto sempre che ci sono pochissime regole dalle quali non si può prescindere. Questa volta vi è incappato un giocatore che quasi le detta con i suoi comportamenti. La scelta dell’allenatore è totalmente avallata”.

Il giocatore non l’ha presa bene.
“Sfido chiunque a prenderla bene. Era pronto a scendere in campo ma con grande serenità e professionalità l’ha accettata”.

Di solito però si pagava una multa. Va bene una punizione ma non fargli giocare la partita sembra troppo.
“Che sia difficile da capire lo capisco. Hanno parlato chiaro nello spogliatoio: l’allenatore è sempre stato aperto verso le richieste dei giocatori ma non ha mai voluto fare sconti sulle poche regole che ha messo. Il nostro allenatore non pensa mai alla convenienza del momento ma a quello che succederà a lungo temrine: oggi la paghiamo ma nel futuro, seguendo queste regole, le decisioni prese porteranno i frutti”.

Attenzione però alle rigidità che spesso inficiano i prinicipi.
“Non nascondo che potrebbe essere pericoloso, nè che fa ancora più male quando i questi provvedimenti coinvolgono giocatori che non hanno mai avuto certi tipi di comportamenti. Ma ponendo poche regole ma definitive, quando queste vengono contravvenute non può passare il concetto che se a farlo è un giocatore importante venga graziato”.

Roma è in grado di capire questo messaggio?
“Il fatto che qualcosa si pensi sia giusto fare non può essere inficiato dal contesto in cui viene applicato. Se Roma è il posto più o meno giusto per applicare questo concetto questo non conta più di tanto”.

 

BALDINI A MEDIASET

Su De Rossi.
“Daniele ha avuto un ritardo alla riunione tecnica e l’allenatore ha pensato non fosse pronto per giocare, quello che dispiace è che a incappare è stato un giocatore esemplare e che di solito detta le regole di comportamento, ma se dalle poche regole che abbiamo si deroga se ne pagano le conseguenze”.

Un pò di flessibilità per certi giocatori?
“E’ pericoloso il discorso di fare eccezione ai giocatori simbolo”.

Decide l’allenatore?
“Si ma noi avalliamo, queste regole sono due-tre”.

Ha parlato con De Rossi?
“Ovviamente non era felice ci ho parlato, però ha compreso e accettato la decisione”.

Ha cercato di motivare il ritardo?
“Non conosco i particolari”.

Luis vi ha comunicato la decisione dopo che l’aveva presa?
“Dopo che siamo arrivati al campo, Luis era particolarmente scosso, si vedeva che era scuro in volto e non escludo che abbia preso la decisione mentre venivamo dall’albergo al campo. Aveva un tormento durante il tragitto”.

De Rossi aveva elogiato Luis Enrique, questa cosa può condizinare il rapporto?
“Mi sento di escluderlo per la stima reciproca che nutrono, sono convinto che non inciderà”.

Siete stati coerenti, però un discorso tecnico va fatto: difesa molto alta e squadra che corre indietrro a inseguire gli avversari. Avete preso 31 gol.
“E’ vero, specialmente fuori casa, oggi credo però che la squadra abbia risentito nei primi minuti di questa decisione e l’allenatore sapeva che avremmo potuto pagar dazio per questa cosa”.

Alcuni giocatori perdono le staffe quando va in difficoltà, prenderete provvedimenti?
“Saranno adottate delle conseguenze ai comportamenti dei giocatori, l’avevo definita una squadra bambina e lo è. Quando le partite sembrano prendere una certa piega bisogna avere comunque un atteggiamento propositivo, ora mettiamo un punto convinti che domenica possiamo ripartire”.

 

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