AMARCORD – Roma – Catania : Il 7-0 della discordia

AMARCORD – Roma – Catania : Il 7-0 della discordia

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Apriamo con l’avvento della nuova stagione una nuova rubrica dal nome abbastanza esplicativo : Amarcord. Un espressione dialettale romagnola che ha poi assunto nella lingua corrente il significato di ricordo nostalgico con l’uso a livello nazionale del termine che letteralmente significa “io mi ricordo” sdoganato nel 1973 dal regista Federico Fellini con un film intitolato appunto amarcord. Dopo questa breve ma inevitabile digressione giungiamo quindi a quello che è il nostro obiettivo in quanto per questo spazio, cioè raccontare la storia di quel che fu, di un precedente illustre e partiamo proprio dalla prima di campionato, Roma – Catania: Basta mettere piede da quelle parti per capire che la Capitale non è amata, alla radice di questo sentimento astioso vi è sicuramente il fatto che Roma è il simbolo della centralità di uno stato che troppo spesso è stato insensibile per non dire assente rispetto alle esigenze ed ai grandi problemi che attanaglia la regione siciliana; se a questo però aggiungiamo la più disastrosa debacle nella storia sportiva del Calcio Catania avvenuta proprio all’Olimpico circa 6 anni fa dinanzi a ben 12.000 tifosi rossazzurri accorsi speranzosi e festanti per assistere dopo anni di campionati inferiori ad una sfida già di per se molto sentita, il quadro del loro senso di rivalsa nei confronti della Roma è quanto meno completo, fotografato da quell’umiliante 7-0 che brucerà sempre nei cuori di coloro che sono di fede rossazzurra. Quel 19 Novembre 2006 fu tutto troppo semplice per la Roma che in una domenica da sogno fece un sol boccone del Catania di Pierpaolo Marino massacrato a colpi di mortaio. Già al 12′ fu Christian Panucci schierato a sinistra per sopperire all’assenza di Tonetto nel 4-2-3-1 di marchio Spallettiano, a portare in vantaggio i giallorossi con uno dei suoi miglior colpi di repertorio, lo stacco di testa. La Roma che era in giornata di grazia tanto da indovinare ogni giocata nelle geometrie del tecnico di Certaldo potè anche beneficiare della superiorità numerica a causa di una grande sciocchezza di Mascara che colpi Chivu al volto con una gomitata che l”arbitro Girardi di San Donà non potè esimersi dal punire con il rosso diretto. Eravamo appena al 15′ e di li a poco la Roma sarebbe divenuta straripante; 4 minuti più tardi infatti è Mancini servito egregiamente da Totti a siglare con un pregevole colpo da biliardo il 2-0. Al festival della rete partecipa anche uno strepitoso Perrotta, nella stagione che lo ha consacrato trequartista incursore per il suo tempismo nell’inserimento, il quale prima(udite udite !)si beve tutta la difesa avversaria compreso il portiere etneo Pantanelli e dopo addirittura quadruplica con un secco destro dal limite. Nella ripresa arriva anche la quinta marcatura che porta il nome ancora di Panucci, doppietta anche per lui, che sotto misura insacca in posizione irregolare(è giusto ricordarlo). A questo punto sorge l’annosa questione, cioè se sia giusto fermarsi nel rispetto dell’avversario oppure continuare nel rispetto degli spettatori e del gioco del calcio. Ognuno troverà le risposte che cerca nella propria interiorità, ma quel giorno la Roma, in piena corsa per i piani alti della classifica, preferì continuare a marciare incessantemente sulle macerie degli avversari cosi che andarono a segno anche il neo entrato Montella e Francesco Totti a corredo di una ennesima grandissima prestazione. Il tutto si concluse con Luciano Spalletti che nel rispetto dell’avversario attese lontano dai riflettori, nella “pancia”dell’Olimpico,uno ad uno tutti gli avversari stringendo loro la mano, un gesto di sportività che però non ha lenito gran che le sofferenza dei 12.000 rossoazzurri per i quali quella giornata da incubo costituisce tutt’ora una ferita insanabile.

 

ROMA – CATANIA 7 – 0
ROMA:
 Doni, Cassetti, Ferrari, Chivu, Panucci, De Rossi (5′ st Aquilani), Pizarro, Taddei, Perrotta, (5′ st Montella), Mancini (29′ st Vucinic), Totti. In panchina: Curci, Mexes, Virga, Rosi. Allenatore: Spalletti.

CATANIA: Pantanelli, Sardo, Stovini, Sottil, Vargas, Baiocco, Edusei, Caserta (28′ st Lucenti), Colucci (1′ st Biso), Corona (36′ st Del Core), Mascara. In panchina: Polito, Minelli, Silvestri, Spinesi. Allenatore: Marino.

ARBITRO: Girardi di San Donà.

RETI: 12′ pt Panucci, 19′ pt Mancini, 24′ e 40′ pt Perrotta; 3′ st Panucci, 14′ st Montella, 25′ st Totti.

NOTE: ammoniti: Mancini, Stovini, Baiocco. Espulsi: al 15′ pt Mascara per gioco violento e al 44′ st Baiocco per doppia ammonizione. Angoli: 12-2 per la Roma. Recupero: 1’pt.

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