Borini: “E’ stata una notte perfetta”

Borini: “E’ stata una notte perfetta”

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CORRIERE DELLO SPORT (R. MAIDA) – Fabio Borini ha giocato, inciso, deciso, nonostante le parole pessimistiche di Luis Enrique. Mezz’ora, gli è bastata, anzi meno: quattro minuti. Il tempo di rubare un pallone a Salifu e generare il 2-0. E poco dopo, altra palla strappata e corsa personale verso il secondo gol della sua carriera nella Roma.

Mancava dal 29 ottobre, la sera di Roma-Milan. Si fece male proprio per andare dietro a un pallone impossibile, di quelli che di solito l’attaccante lascia al portiere per avarizia atletica. (…) Dopo due mesi e mezzo di infortunio, Borini si gode la sua notte felice«Non potevo chiedere di meglio. Sono rientrato all’Olimpico e ho fatto gol. Davvero una serata perfetta (…) Abbiamo cominciato concedendo un po’ troppo alla Fiorentina. In quel momento siamo stati bravi a resistere. Poi però siamo venuti fuori, concretizzando le occasioni che ci sono capitate. Ci siamo qualificati e ora ci aspetta un’altra grande partita con la Juventus» . Di questo passo verrà riscattato dalla Roma, che nell’ultimo giorno di mercato estivo l’ha preso in prestito dal Parma«Mi sto impegnando con la testa e con il cuore. E’ l’anima che mi fa lottare, fare sforzi. Lavoro per restare qui perché qui c’è il progetto giusto per me».

Vogliono rimanere tutti alla Roma, adesso. (…). Persino Cicinho, titolare a sorpresa e fischiato dall’Olimpico al momento della sostituzione, sembra tornato felice: «Devo chiedere scusa ai tifosi per come mi sono comportato. Diverse volte ho detto di volermene andare, anche dopo la partita con la Juventus. Purtroppo ho vissuto dei momenti particolari. Ma adesso mi piacerebbe continuare a giocare nella Roma: Luis Enrique dà spazio a tutti» . Il suo contratto scade a giugno, la Roma sta provando a cederlo da diverse settimane: «Ma non è un problema. L’importante è lavorare. Voglio dare il massimo in questi mesi, aiutare la squadra a risalire, verso lo scudetto, e poi chissà. Magari rinnoviamo».

Spera di rimanere anche Simon Kjaer, rilanciato dopo l’infortunio di Udine: «Ho faticato un po’ all’inizio perché quando non giochi per tanto tempo perdi le misure del campo, la confidenza con i movimenti. (…) Penso al derby, lo sto aspettando per dimostrare che ho dimenticato l’errore dell’andata» .

La chiusura è per Rodrigo Taddei, (…) Il segreto del suo successo? «Una vita sana. Così cerco di farmi trovare pronto quando l’allenatore mi chiama in causa»

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