(Valerio Valeri)– Erik Manuel Lamela contro Ricky Gabriel Alvarez. Il match di sabato sera a San Siro avrebbe potuto essere anche questo, una sfida nella sfida tra due giovani talenti del calcio argentino ; cercati entrambi dalla Roma, Walter Sabatini ha poi mollato l’ala del Velez per puntare forte e investire sul fantasista del River. Ma in campo difficilmente li vedremo: Lamela, classe ’92, è tornato dal Mondiale Under 20 con una caviglia in disordine e ancora, allenandosi, accusa fastidio. Luis Enrique probabilmente lo convocherà solo per mandarlo in tribuna. Alvarez, più grande di 4 anni, in questo inizio di stagione non sta certo brillando, come un po’ tutto il resto dell’ex Armata nerazzurra: in 36 minuti contro il Trazbonspor, 20 a Palermo e 63 il 6 agosto contro il Milan in Supercoppa, il giocatore acquistato da Branca per quasi 12 milioni di euro è sembrato lento, confusionario e impacciato. C’è chi lo ha definito addirittura disastroso e qualche addetto ai lavori lo ha etichettato come “inadeguato” alla serie A.
Eppure su di lui si era scatenata una bella asta, proprio nel momento in cui sembrava in mano alla Roma, grazie anche ai buoni uffici di Sabatini in Sudamerica, in particolare con Marcelo Simonian, super-procuratore dei talenti argentini. Già a fine maggio, diversi quotidiani lo davano come acquisito per circa 7 milioni, con tanti saluti anche all’Arsenal, molto interessato al ragazzo. E invece no. Quando dal Velez hanno iniziato ad alzare le pretese, forti delle pressioni interiste, il ds giallorosso ha lasciato la mano: “Per Ricky avevo un preaccordo fino ad una certa data – dichiarò il 26 giugno scorso – , ma i giocatori devono essere presi per quel che valgono, e 15 milioni per lui sono un errore”.
A Trigoria, quindi, adesso si coccolano Lamela, un fiore in attesa di poter sbocciare quando le rogne fisiche saranno assorbite e dimenticate. A Milano, invece, si interrogano sui soldi spesi per Alvarez, oggetto misterioso – e dispendioso – di una campagna acquisti che non ha certo assecondato le volontà di Gasperini. Lamela contro Alvarez, per ora, rimane un duello a distanza. Difficile stabilire chi lo vincerà, sarà solo il campo a stabilirlo. Magari nel match di ritorno.
