Roma, Sabatini torna da Nilmar

Roma, Sabatini torna da Nilmar

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CORRIERE DELLO SPORT (R. MAIDA) – C’è il nome di Walter Sabatini tra le carte di imbarco che la Roma ha preparato per la trasferta a Valencia. E non è un viaggio di rappresentanza, non solo almeno, ma di affari. Affari grossi. Sabatini sfrutterà la giornata sulla costa spagnola per incontrare il Villarreal, 65 chilometri a nord- est rispetto allo sta­dio Mestalla, e capire qua­li siano i margini di tratta­tiva per Nilmar, ancora adesso in cima alle prefe­renze romaniste. Sabatini non ha smesso di sperare, muovendosi in silenzio at­traverso gli intermediari e il procurato­re del giocatore, Orlando da Hora. Ma il giro non è finito. Dopo la partita, Sabati­ni potrebbe non tornare con il charter della squadra ma proseguire per Barcel­lona (altri 290 chilometri) dove incontre­rebbe l’Espanyol e discutere di Osvaldo.

DIFFICOLTA’ –Sono due operazioni piuttosto complesse, per ragioni che prescindonodai costi. La Roma ha i mezzi per fare un grande investimento in attacco. Anche due, se va via Borriello. Dopo ilclosing,il comitato esecutivo del Cda è pronto a deliberare un aumento del budget a di­sposizione: altri 12 milioni. Ma l’ammini­stratore Fenucci vuole spendere quanto ritiene giusto senza farsi prendere per il collo, secondo una valuta­zione sostenibile di ciascun calciatore. Nilmar per la Roma vale 15, non 24. Osvaldo vale 10, non 16. Si lavora per un accordo, sa­pendo che in Spagna non hanno familiarità con gli sconti. In più Nilmar è ex­tracomunitario e non può essere tesserato, per il momento, mentre su Osvaldo la concorrenza dell’Atletico Madrid è molto aggressiva. Tutti e due i giocatori, in ogni caso, hanno già detto sì alla Roma. Condizione necessaria, anche se non sufficiente.

GLI ALTRI –Sabatini ieri ha ammesso che« Osvaldo ci interessa, è tra i 5- 6 attac­canti che stiamo seguendo». E’ la verità.Il primo in ordine di gradimento è Nil­mar. Poi c’è Hernandez del Palermo, che la Roma non ha mai abbandonato. Così come Palacio del Genoa. Ieri qualcuno ha ipotizzato che il ds volesse contattare Didier Drogba, diventato sostituibile al Chelsea. Ma Drogba ha uno stipendio (5 milioni netti) e un’età (33) che non si con­ciliano con le esigenze del­la Roma. Tipo Van Persie dell’Arsenal. Invece a Sa­batini piace l’altro attac­cante ivoriano, Seydou Doumbia, 24 anni il 31 di­cembre, punta molto mobi­le e adattabile al calcio di Luis Enrique. Gioca nel Cska Mosca. Anche lui pe­rò costa parecchio, tra i 12 e i 15 milioni, ed è extracomunitario.

BRASILE –Nel frattempo, la Roma pensa pure ai centrocampisti. E tra questi ha ancora in testa il brasiliano del San Pao­lo, Casemiro. Sembrava saltato, invece l’agente italiano del giocatore Roberto Calenda ha fatto sapere che si può anco­ra prendere. Ma bisogna affrettarsi. Sa­batinipartirà per il Brasile solo se avrà ragionevoli probabilità di chiudere, quin­di dopo aver perfezionato la cessione di Barusso o Simplicio che continuano a di­re di voler restare a Roma. Tra i centro­campisti comunitari, comunque, sul suo block notes restano anche Moussa Sisso­ko del Tolosa e M’Vila del Rennes, molto bravi e molto cari. In di­scesa invece le quotazioni di Fernando, troppo simile a De Rossi per meritare una spesa da 15 milioni.

LA BANDIERA –Proprio De Rossi, che al termine di Italia- Spagna ha detto di non avere deciso nulla sul rinnovo contrattuale, rimandando ogni annuncio a periodi più chiari, non segui­rà la squadra a Valencia e si allenerà a Trigoria. Per ora non è previsto alcun in­contro con la società. Ma se, con l’atten­zione sulla squadra spostata a Valencia, fosse oggi il giorno buono? In fondo an­che Fenucci, che ha potere di firma, ri­marràa Roma…

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