Fenomeno Totti, selfie made man

Fenomeno Totti, selfie made man

SHARE

UN CLIC PER LA STORIA – Battuto per la seconda volta il portiere della Lazio, Francesco è volato verso la sua gente e, dopo aver mandato baci a tutti, ha chiamato Guido Nanni, il preparatore dei portieri e, come concordato prima della partita, si è fatto dare il cellulare, mentre i suoi fratelli romanisti, De Rossi e Florenzi stavano ancora festeggiando accanto a lui. Sentiva, Francesco, che avrebbe segnato (primi gol su azione in questo campionato: era secco da 252 giorni) e voleva fare qualcosa di speciale, per sè e per i propri tifosi. Come quella volta che, dopo un altro gol alla Lazio, si inventò cameraman per riprendere con la telecamera piazzata su un trespolo la sua gente in festa. La scenetta è stata esilarante: Nanni gli porta il cellulare, Francesco lo accende, compone il pin e poi apre la fotocamera. Si inquadra (maluccio…), si mette in posa, manda un bacetto a culo di gallina e alza il pollice con la Sud nello sfondo. Clic. Un’immagine che già fa parte della storia del derby. Della storia della Roma.

NONOSTANTE TUTTO E TUTTI – 
Roma sul due pari, partita raddrizzata, evitata l’onta della sconfitta contro la Lazio. Un punto guadagnato o due persi? Questo lo scopriremo solo vivendo. Nell’attesa non si può far altro che celebrare (ancora una volta…) un campione infinito. Che per qualcuno non era (è) in grado di fare il titolare oppure di non dare più una mano alla squadra: la verità è che non si può, a 38 anni (abbondanti…), giocare ogni partita da 8 in pagella, ma di fronte a chi è sorretto dall’arte è rischioso dare tutto per scontato. Alla Lazio aveva già segnato una doppietta (Roma-Lazio 2-0, 13 marzo 2011), ma quella firmata ieri ha un sapore più intenso. Molto più intenso. Anche se, in grande onestà, da anni Totti ha messo di stupirci. Nonostante l’età, nonostante una placca di titanio ficcata nella gamba sinistra, con undici viti a tenergli bloccata la caviglia, nonostante tutto e tutti Francesco continua a fare il fenomeno.
Totti logora chi non ce l’ha, oggi più di ieri e meno di domani.

C’È SOLO UN CAPITANO – Era il suo derby numero 40 (record…), 35 in campionato e 5 in Coppa Italia, con un parziale di 13 vittorie e 15 sconfitte. Da Costa ha chiuso la sua cavalcata in giallorosso con 11 reti alla Lazio, ma due li aveva segnati in Coppa Italia: questo vuol dire che Totti ha il record dei record.Se ne faranno una ragione i suoi detrattori di professione, i criticoni in servizio permanente effettivo: ha fatto parlare (sproloquiare) per anni (presunti) opinionisti a caccia di fama e danaro, gente che ancora non si rassegna e che alla vigilia della sfida contro la Lazio di Pioli lo aveva etichettato come il reale problema di Garcia. Complimenti. Avercene di questi problemi, se la ridono i tifosi della Roma… E’ complicato, del resto, rassegnarsi alla logica, lo capiamo. Difficile ammettere la realtà. E il valore dei numeri. Totti, dal marzo del 1993, ha fatto sempre parlare il campo e basta. Un capitano. C’è solo un capitano.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.