Olpà che Roma!

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lazio livornoLA GAZZETTA DELLO SPORT (R. PALOMBO)- Se il quesito era: «avrà la Roma assorbito lo choc del k.o. contro la Juventus?», la risposta, una settimana dopo la scoppola di Torino e tre giorni dopo il brodino di Coppa Italia con la Samp, è «assolutamente sì». Se il quesito è: «può il Genoa rappresentare un test match credibile?», la risposta è giocoforza negativa, ma, non per colpa della Roma, quanto d’un campionato italiano forse mai caduto così in basso a livello di club di seconda terza fascia.Quattro a zero e palla al centro, senza nemmeno subire un tiro dentro o fuori lo specchio della porta difesa da De Sanctis. E buon per Perin, peraltro già abituato da Pescara a prendere gol come piovesse, che di suo ne evita almeno un paio e che la Roma tira il freno dopo il 4-0 di Benatia, quando alla fine manca ancora più di mezzora. Prima di lui, la confraternita del gol giallorosso (13 marcatori diversi in campionato più Torosidis in coppa) aveva consentito a FlorenziTotti Maicon di timbrare il cartellino, e in modo tutt’altro che banale. Per la Roma è la conferma d’un posto Champions sempre più solido, viste le disgrazie viola, l’eclisse calcistica milanese e quei 44 punti in cassaforte alla fine del girone d’andata che rappresentano un record. La rovesciata diFlorenzi, ragazzetto che ha il gol nel sangue e non è nuovo a questo tipo di prodezze, è da cineteca. Un colpo istintivo. E dove c’è l’istinto, c’è il talento. La Roma impiega mezzo tempo per abbattere le barricate genoane, poste da subito a ridosso dell’area di rigore, segnale preventivo di resa. E’ un match nel quale le assenze degli squalificati De RossiLjajic eCastan passano inosservate. L’esordio in campionato di Nainggolan sterilizza ogni ipotesi di sofferenza di un centrocampo che per la prima volta si propone con due cursori (il belga e Strootman) davanti alla difesa e con Pjanic perno centrale dei tre (Florenzi Gervinho gli altri due) alle spalle di Totti. Un 4-2-3-1 che funziona talmente bene da aprire nuovi orizzonti tattici alla Roma. I due gol che chiudono anzitempo la partita sono entrambi in contropiede, più lavorato il primo sull’asse Maicon-Gervinho, finalizzato daTotti con l’aiutino di una deviazione di Manfredini. Chirurgico ed esemplare il secondo, sulla falsariga di un 3-0 all’Interd’inizio campionato. Lì finalizzò Florenzi, che qui invece è assist man di Maicon dopo il coast to coast di Dodò. Postilla superflua: in tutte e quattro le reti c’è Totti. Il capitano è tornato, come sottolineava Garcia negli spogliatoi.

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