GAZZETTA DELLO SPORT (C. ZUCCHELLI) – Una roccaforte. Anche se le sconfitte più amare sono arrivate proprio lì. La Roma saluta domani l’Olimpico appuntamento per il derby dell’11 gennaio e lo fa sperando che non siano solo gli spettatori a confermare il trend dell’anno solare (attesi in 40mila, la media è 39.478 per il campionato e 40.699 comprese Champions e Coppa Italia), ma che anche Totti e compagni rispettino la tradizione. D’altronde, non c’è periodo migliore di questo per farlo.
CHI SI RIVEDE Sempre in tema di tradizioni, la Roma spera di chiudere in bellezza l’anno come le succede da ormai 5 stagioni. L’ultimo k.o. prima di Natale risale al 2008, quando la squadra di Spalletti perse a Catania. Attenzione però alla cabala, a cui Garcia butta sempre un occhio: l’ultimo k.o. all’Olimpico prima di dedicarsi a panettone e pandoro (o a qualche viaggio al caldo) risale al 1996, quando la Roma venne sconfitta 20 dall’Atalanta. A segnare il secondo gol dei bergamaschi fu Filippo Inzaghi. Domani non sarà in campo ma in panchina e toccherà a Totti e compagni far sì che la storia non si ripeta.
GERVINHO, GOL E SALUTI Piuttosto, potrebbe ripetersi quella di un’altra notte da incorniciare. Il 2014, d’altronde, all’Olimpico è cominciato con la rovesciata da copertina di Florenzi contro il Genoa ed è proseguito con la vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, l’unico confronto vinto da Garcia contro i bianconeri da quando è in Italia. Altra notte da ricordare è quella contro il Milan del 25 aprile, ultima vittoria giallorossa dello scorso campionato, firmata sempre da Gervinho e da un eurogol di Miralem Pjanic. Ancora il bosniaco, poi, è stato protagonista del recente 42 contro l’Inter mentre l’ivoriano è stato il re della notte di Champions League contro il Cska Mosca. Punto fermo del tecnico Rudi Garcia, domani saluterà almeno per un mese e mezzo la Roma, lo aspetta la Coppa d’Africa ma, a suo dire, lo aspetta anche «uno scudetto da conquistare a fine stagione. Lo vogliamo e vogliamo tornare presto in Champions. Siamo concentrati per vincere più partite possibili. Vedrete conclude l’attaccante della Costa d’Avorio che quello che è successo a Garcia non ci condizionerà, noi siamo pronti».