La Roma è la prima finalista del campionato Primavera. Con una grande prestazione i ragazzi di Alberto De Rossi hanno battuto per 2-0 il Genoa, campione lo scorso anno, e ora aspettano in finale la vincente dell’altra semifinale Varese-Fiorentina. La squadra giallorossa ha mantenuto il controllo della gara per tutti i novanta minuti concedendo pochissimo all’attacco rossoblù che non ha mai impegnato il portiere giallorosso Pigliacelli. Primo tempo dominato dalla Roma che è andata ripetutamente vicino al gol e solo le grandi parate del portiere genoano Perrin hanno negato la rete alla squadra giallorossa. Nella ripresa il Genoa si riorganizza e si fa vedere maggiormente in attacco ma la difesa della Roma non lascia spazi e a dieci dal termine, dopo che al quarto d’ora della ripresa il Genoa è rimasto in dieci per l’espulsione di Sturaro, proprio il centrale difensivo Antei sugli sviluppi di un corner porta in vantaggio la Roma. Nel finale c’è spazio anche per il raddoppio del centravanti Montini che in contropiede batte Perrin per la seconda volta. La squadra di De Rossi ha dimostrato ancora una volta una grande organizzazione di gioco fondata su un’ottima fase difensiva e con giocatori in attacco capaci di inventare la giocata vincente in qualsiasi momento, il tutto legato magistralmente dalla diga centrale formata da Viviani e Florenzi. Nel quarto di finale contro il Milan la squadra giallorossa dopo aver dominato per lunghi tratti aveva pagato una minore condizione fisica rischiando nel finale anche di pareggiare il match; il mese di inattività dopo la fine della regular season si era fatta sentire ma questa sera c’è stata una netta crescita di condizione che fa ben sperare in vista della partita decisiva. La Roma torna quindi in finale Primavera con la possibilità di cucirsi addosso lo scudetto sei anni dopo l’ultima affermazione: erano i tempi di Curci, Okaka e Cerci giocatori che poi si sono affermati anche in Serie A. Il gruppo dei giovani giallorossi ha dimostrato di poter contare su molti buoni giocatori che potranno fare già dal prossimo anno “il grande salto”, ma per pensare al futuro c’è tempo; prima c’è una finale da disputare contro la sorpresa Varese o contro la Fiorentina per la rivincita della finale di Coppa Italia. Domenica sera allo stadio di Pistoia c’è una Roma che può diventare campione d’Italia.
