Spalletti: “C’è chi vuole caricare negatività quando siamo in difficoltà. Domani sarà...

Spalletti: “C’è chi vuole caricare negatività quando siamo in difficoltà. Domani sarà una gara dura”

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Consueta conferenza stampa di vigilia per la Roma, che domani alle 21 affronterà allo Stadio Olimpico il Viktoria Plzen per la quinta giornata del Gruppo E di Europa League. Queste le parole dell’allenatore giallorosso Luciano Spalletti:

“Vermaelen ieri ha fatto il primo allenamento con il gruppo ed è andata bene, siamo molto soddisfatti. Florenzi, Nura e Mario Rui proseguono il loro lavoro. Totti oggi aumenterà i carichi, ma non si allenerà con la squadra, non so ancora dirvi se sarà convocato o no”.

Come ha visto la squadra dopo Bergamo?

“La squadra era amareggiata e dispiaciuta. Vorrei aprire una parentesi e tranquillizzare i tifosi: non c’è nessun caso, nessun caos. La squadra ha fatto vedere di non aver perso quel suo vizietto, dobbiamo lavorare per recuperare. La settimana scorsa si parlava di contratti, ora dobbiamo lavorare per sistemare i nostri difetti. In squadra c’è assoluta disponibilità per fare il bene della Roma”.

Che insidie vede contro il Plzen?

“Le insidie ci sono sempre, una squadra come la nostra ha già pagato le cattive attenzioni. Noi possiamo ambire alla possibilità di qualificarci domani sera. Si dice che al tempo non c’è retromarcia, loro lo sanno e dobbiamo qualificarci”.

L’Europa League è diventato un obiettivo primario?

“Le partite sono tutte importanti. I successi sono determinati dalle prestazioni all’interno delle partite. Noi dobbiamo assolutamente vincere domani, anche domenica, abbiamo perso tre punti importanti dalle nostre avversarie che non è solo una squadra ma sono tutte quelle insieme a noi. Abbiamo perso, ci dispiace, lavoriamo sugli errori per poter risalire. C’è tempo, lavoriamo in maniera tranquilla e serena per avere il meglio”.

Strootman ha più bisogno di giocare o va dosato per risparmiarlo?

“Vanno bene tutte e due le cose, dipende anche dal suo pensiero. Domani per me gioca, lo considero dentro la partita. In questi momenti alcune valutazioni vanno fatte, dipende dal suo rendimento. Ma ha bisogno di tempo per raggiungere la forma migliore, lo sapevamo tutti, anche voi. Domenica l’ho visto lento nel pensiero e nelle scelte, ma muscolarmente è quello che ha fatto più lavoro di tutti”.

E’ ancora convinto si possa riprendere la Juve?

“Io sono convinto di fare il massimo di quello che ho davanti. Se dico che la Juve è più forte sono uno che non crede nella squadra, nella società. Io tento di vincere tutte le partite dando il meglio, poi dobbiamo combattere contro questo vizietto come dicevo prima. Se si valutano le singole situazioni la sconfitta non è così netta, si poteva ricevere di più dalla partita. Anche nel secondo tempo, quando abbiamo tirato poco, ci sono state situazioni con delle palle perse banali, che avrebbero potuto portare a conclusioni pericolose. Abbiamo comunque fatto vedere dei limiti già mostrati, l’unica soluzione è lavorare e dare attenzione agli errori, ponendo l’attenzione sui limiti che sono da superare mettendoci la testa da calciatori professionisti”.

Che partita si aspetta domani?

“Domani ci sarà da sudare, non ci regaleranno nulla. Non ci viene messo nulla a disposizione, ci sarà da andarcela a prendere faticando”.

Si è dato una deadline per gli obiettivi stagionali?

“Sono in movimento le palle e le persone, tutti e due. Cosa dovrei fare per capire gli obiettivi? In campionato non si prova più a far cos? Si lascia da parte l’Europa League? Davanti ai calciatori devi sapere cosa dire, sennò è meglio non andarci. Io voglio il massimo, che ora è la Juve, certo che poi noi perdiamo e loro continuano a vincere col minimo sforzo, almeno così sembra. Dobbiamo avere sempre la voglia di riparare, di rimbalzare su tutti i punti di contatto, come questa sconfitta che ci fa male e ci brucia. Non faccio una formazione per far pensare loro che ad una gara ci tengo di meno, sarebbe una cosa che ti far saltare per aria. Io se dico che voglio vincere dico la verità, chi parla male di quello che è successo dopo dice una bugia. Si cerca di caricare nel momento di difficoltà della Roma”.

Si parla di difficoltà della Roma di vincere le partite sporche. Secondo lei da cosa dipende?

“La somma delle qualità effettive, scottanti, brucianti, la disponibilità di fare la lotta, forse manca. Noi dobbiamo essere bravi a portare la partita sulle nostre qualità, di tecnica e tattica, se gli altri la prostrano sulle loro è meno facile che si possa evidenziare le nostre. Dobbiamo comandare noi la partita, perché dentro la gestione della palla i miei calciatori diventano bravi, ci sono i numeri che evidenziano questo. Appena usciamo da questo campo facciamo difficoltà“.

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