Arriva Pallotta. Domani sbarca a Roma. Conti e stadio le priorità

Arriva Pallotta. Domani sbarca a Roma. Conti e stadio le priorità

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pallottaGAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – A Roma sbarcherà domani, per cercare di dare la scossa definitiva alla squadra e sistemare un bel po’ di cose. Alcune Jim Pallotta le ha già toccate martedì mattina a New York, nella conferenza stampa tenutasi nella sede della Raptor. Altre le approfondirà proprio in questi giorni qui. Con argomenti anche diversi da quelli toccati negli Usa.

Conti Oggi la Roma lancerà la campagna abbonamenti (primo step, quello dei rinnovi, a prezzi sostanzialmente inalterati), in largo anticipo rispetto al passato. «La terza maglia del prossimo anno sarà una grande sorpresa, verrà svelata durante la presentazione della campagna abbonamenti», ha detto ieri Christoph Winterling, direttore commerciale della Roma. Quest’anno il club giallorosso con gli abbonamenti ha incassato 9,4 milioni di euro (contro i 7,1 del 2011-12). È chiaro che con questo lancio non si vogliano coprire gli attuali disavanzi (al 31 dicembre il patrimonio netto consolidato era negativo per 78,5 milioni di euro), ma sarà comunque una piccola iniezione di liquidità. Cash flow, insomma, per le operazioni correnti. I conti della Roma, come testimoniano il bilancio della scorsa stagione e la semestrale, sono infatti da bollino rosso, tanto che anche sulle prossime coppe europee (in caso di qualificazione) ci sarebbe un punto interrogativo. Ecco perché Pallotta va a caccia di finanziatori (anche se la storia dello sceicco Al Qaddumi ha provocato un danno d’immagine eloquente), i famosi 75 milioni (quasi il disavanzo del patrimonio netto consolidato). «Ma quei soldi serviranno per altro cose», ha detto il presidente.

Stadio In questi giorni probabile che il tycoon americano cerchi di fare dei passi avanti anche su eventuali verifiche, autorizzazioni e concessioni per la costruzione del nuovo stadio, sul cui progetto sta lavorando l’architetto americano Dan Meis e che verrà presentato entro il mese di luglio. La speranza di Pallotta resta quella di giocarci dal 2016-17, al Comune di Roma sono molto meno ottimisti. L’area di Tor di Valle è particolare, i costi (ed i tempi) per allestire tutte le infrastrutture sono elevati.

Mercato A New York Pallotta è stato chiaro: «Non verrà ceduto nessuna delle stelle per fare cassa». Fermo restando la situazione di De Rossi (se arriveranno offerte, saranno valutate), Osvaldo invece andrà via e quei 10-11 milioni di euro serviranno sì a sistemare i conti. Del resto, l’alternativa davanti è già pronta e si chiama Mattia Destro. Su Osvaldo è tornato in queste ore il Tottenham, come riportato ieri a Londra anche dall’Evening Standard, che lo ha definito «bad-boy». Il suo entourage sta valutando alcune offerte, ma ha già fatto dei passi con il club londinese, visto che Villas Boas è a caccia di una prima punta. Il portoghese vorrebbe in primis Leandro Damião (trattativa complicata) o in alternativa Eder del Braga (ma preoccupano le sue condizioni fisiche). Osvaldo, quindi, diventerebbe la prima scelta. Confermata, infine, la chiacchierata tra Sabatini e Donadoni («ma sono voci che mi fanno sorridere, ce lo teniamo stretto», ha detto ieri l’ad del Parma Leonardi), che spera però di sbarcare al Milan. In tal caso, per la Roma, si libererebbe però Allegri.

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