CORRIERE DELLO SPORT – A. MAGLIE – La Roma passa abbastanza agevolmente ai quarti di Coppa Italia. Aspetta una tra Udinese (che affronterebbe in trasferta) e Fiorentina (che accoglierebbe all’Olimpico). Tutto molto facile per i ragazzi di Zeman (alla quinta vittoria consecutiva) fatta eccezione per gli ultimi trentasei minuti giocati in dieci per la decisione di Osvaldo di farsi giustizia di qualche torto subìto da Matheu (una condizione che alla fine ha esaltato anche Stekelenburg sempre tentennante fuori dai pali ma tra i pali protagonista di un paio di risolutivi interventi). Doveva essere la serata di De Rossi che pure ha confezionato una buona prestazione; ma è stata soprattutto quella di Pjanic, partita dopo partita sempre più protagonista (ieri sera un gol e un assist, al pari di Destro). (…)
FOLLIE – La gara per la Roma dopo il terzo gol di Destro (…) aveva assunto le caratteristiche di una passeggiata di salute nonostante la decisione di Colantuono di aggiungere un attaccante (De Luca) per far compagnia a Denis (poi sostituito con Parra). Ma le reazioni di Osvaldo sfuggono all’umana comprensione e quando ha abbattuto il suo gomito sulla mascella di Matheu tutti (o quasi) hanno capito che persino un arbitro modestissimo come Russo non poteva esimersi dall’infliggergli la punizione massima, l’espulsione. Una intuizione diventata ancora più geniale qualche minuto più tardi quando Raimondi ha letteralmente abbattuto Destro a metà campo costringendolo ad abbandonare il terreno di gioco. A quel punto la Roma si è ritrovata senza attaccanti centrali. Zeman ha irrobustito gli argini inserendo Marquinho a destra, accentrando Bradley e defilando a destra Pjanic (spettacolare la sua prestazione). E sistemati con un più raccolto 4-4-1, i giallorossi hanno controllato senza particolari paure il risultato.