De Rossi, la stangata in arrivo potrebbe essere solo l’inizio

De Rossi, la stangata in arrivo potrebbe essere solo l’inizio

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La squalifica dell’Uefa (previste 4 giornate) e la maxi multa che gli infliggerà la Roma (sopra gli 80 mila euro) sono il meno. La violenta e ingiustificabile gomitata che Daniele De Rossi ha rifilato a Dario Srna, il capitano dello Shakhtar Donetsk, potrebbe avere ripercussioni ancor più pesanti nella carriera del giocatore. De Rossi rischia la fascia di capitano (quando è assente Francesco Totti), il posto da titolare nel derby, il futuro a Roma e persino la nazionale. Ieri a Trigoria, di ritorno dal tracollo di Donetsk, c’è stato l’ennesimo pomeriggio di colloqui per una squadra che ha perso la testa. Montali e Montella hanno parlato con molti giocatori, De Rossi e Borriello in primis. A De Rossi è stato detto chiaramente che atteggiamenti come quello di Donetsk non saranno più tollerati. Il centrocampista giallorosso era appena stato salvato da una possibile squalifica dopo un colpo a Chygrynskiy nella partita di andata. La strategia di Montali e dell’avvocato spagnolo Juan Crespo aveva smontato la tesi degli ucraini. Il filmato della partita di martedì, invece, è chiarissimo e domani arriverà l’apertura del procedimento da parte dell’Uefa. De Rossi è il primo a sapere di aver sbagliato, ma i precedenti — soprattutto la gomitata a McBride in Italia-Usa del Mondiale 2006— sono contro di lui. Montella è stato chiarissimo, nel dopo partita: «Non mi servono giocatori tifosi, se questo va contro gli interessi della squadra» . Nello specifico, oltre all’espulsione, Webb doveva fischiare anche un rigore a favore dello Shakhtar. De Rossi è vittima della «sindrome del Gladiatore» : una parte della piazza gli chiede di essere il garante della romanità e non un professionista. La situazione familiare, dopo la separazione dalla moglie Tamara, dalla quale ha avuto l’amatissima figlia Gaia, non è fonte di serenità. Con il giocatore parlerà anche il c. t. Cesare Prandelli: o De Rossi cambia registro per lui si chiuderanno le porte azzurre. C’è un codice etico da rispettare. Un dirigente della Roma ha chiesto scusa a Lucescu, a fine gara, per gli insulti che De Rossi ha rivolto all’allenatore romeno. Qualcuno aveva detto a De Rossi che dietro alla richiesta di squalifica presentata all’Uefa c’era proprio Lucescu. Non era vero, ma purtroppo per la Roma c’è spesso chi dice la cosa sbagliata nel momento sbagliato. A Borriello è stato chiarito che non tirerà più i rigori, anche se la cosa non gli fa piacere. Mexès sarà multato per l’ennesima espulsione. In futuro sarà un problema del Milan. Adriano ha salutato tutti i compagni. Torna in Brasile dalla sua famiglia, in cerca di una serenità che a Roma non ha mai trovato. La Roma è un gruppo da rifondare, nelle motivazioni e nei comportamenti. Nessuno è più sicuro del futuro, nemmeno chi è cresciuto con la maglia giallorossa addosso. Chi non lo capisce può andare altrove. Il new deal passerà anche da questo per ricostruire squadra e società.

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