Totti e una sfida che gli sfugge: «Gioco il derby? Boh»

Totti e una sfida che gli sfugge: «Gioco il derby? Boh»

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Bastava guardarlo ieri mattina nella squallida sala d’attesa dell’ aeroporto di Donetsk, per capire. Francesco Totti sembrava una sfinge, metà assonnato e metà contrariato. Alla sua sinistra, il francese Mexes, protetto da occhiali e berretto. Poco più in là, sempre a sinistra, Vincenzo Montella, in giacca e cravatta, anche lui con l’aria assorta. Il capitano si è poi accomodato al suo posto sull’aereo, lato corridoio. Alla sua sinistra, Daniele De Rossi. Totti si è immerso nella lettura dei giornali, arrivati con il volo d’andata dall’Italia. Non ha giocato a Donetsk: e non c’erano pagelle con le quali confrontarsi, ma la sua esclusione, sussurrata alla vigilia e certificata poche ore prima della gara, è stata un’altra delle notizie di una trasferta dove la Roma ha perso i quarti di Champions e la faccia, ma dove c’è stato materiale in abbondanza per i mezzi di comunicazione. Totti era stato il protagonista della conferenza stampa, tra messaggi al popolo e battute. La sua presenza in campo sembrava scontata, poi, contrordine compagni: Francesco in panchina e Roma a picco.

Derby a rischio Tanto per non farsi mancare nulla, ieri pomeriggio è emerso un problema fisico per Totti: una leggera contrattura al polpaccio. Oggi si effettueranno gli accertamenti del caso, ma questo significa che per Totti il derby è a rischio. Il responsabile di questo malanno dovrebbe essere il freddo: l’altra sera il sipario è calato sulla partita a meno 9. Totti i aveva già fiutato qualcosa: «Giocare il derby? Boh…» .

Una maledizione Per Totti, che ha già saltato i due derby stagionali per squalifica, la stracittadina sta diventando una maledizione. Non segna alla Lazio dalla notte dei tempi, esattamente dal 23 ottobre 2005, primo derby dell’era Spalletti: superò Ballotta, nella porta sovrastata dalla curva Sud. Da allora, un calvario. Via via una serie di delusioni, fino allo smacco di essere sostituito da Ranieri nella gara di ritorno della scorsa stagione «perché lui e De Rossi, romani e romanisti, sentono troppo il derby» .

Romanisti tifosi E questo è il punto. In una Roma travolta dagli eventi, con De Rossi nella bufera dopo l’assurda gomitata a Srna e la frase sibillina di Montella («in questa squadra ci sono troppi giocatori-tifosi» ), l’eventuale presenza in campo di Totti è destinata a far discutere. Alla vigilia, ci sarà la solita abbuffata di chiacchiere, con la guerra rusticana tra i due partiti: i «pro» Totti (al quale appartiene come prima e più di prima Claudio Amendola che ieri ha detto «non tutti sono Totti nell’attaccamento alla maglia» ) e i «contras» . Ma poi, vada come vada, si discuterà anche dopo e tutto sarà legato allo spessore della prestazione di Totti.

Borriello Se la contrattura dovesse rivelarsi una cosa seria, allora semaforo verde per Borriello. Il centravanti napoletano, che sta quasi sempre per conto suo, ha parlato ieri con Montella e qualche dirigente. Gli è stato chiesto di essere più «collaborativo» , di pensare più alla squadra. L’episodio del rigore ha lasciato il segno. In quell’errore è affondata definitivamente la Roma di Donetsk.

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