IL ROMANISTA – C’erano tante partite nella prima di Andrea Stramaccionicontro la Roma, eppure il senso dell’ironia non lo abbandona neanche quando si trova a commentare la seconda sconfitta più pesante della sua gestione.
«Florenzi mi deve dare una percentuale del suo stipendio – dice serissimo – perché fra i primo allenamento e oggi mi sa che qualcosa ho contribuito a farliela guadagnare, sicuramente di più stasera visto che ci ha fatto gol». Pausa. «No, la verità è che Florenzi non deve ringraziare me, ma se stesso: si è allevato da solo perché è bravo, io non c’entro». Lo sguardo è molto rabbuiato, specchio di sentimenti contrastanti che se da un lato gli impongono di analizzare la partita, dall’altra gli ricordano che ci sono partite diverse dalle altre e questa era una di quelle.
«Faccio i complimenti alla Roma, che ha giocato una grande partita. Dell’Inter non mi è piaciuto il calo dopo il 2-1 di Osvaldo perché per me in quel momento la squadra aveva in mano la partita e aveva fatto una grande prima parte di secondo tempo rientrando con l’atteggiamento giusto. Il gol di Osvaldo ci ha trovato impreparati, anche perché si è trattato di un’azione fulminea in contropiede e dopo non siamo andati bene. Per me la partita di oggi è un piccolo passo indietro, non tanto sul piano tecnico quanto su quello psicologico».
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